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Brutta Alessandria. Senza il suo capitano e regista Alessandro Gazzi (che starà fuori 2 mesi, questo è il guaio) è tornata ad essere quella delle prime giornate. E’ riuscita a perdere 2-0 contro il 2° peggior attacco del girone, che in 8 partite mai aveva segnato più di una volta a partita. L’Albinoleffe è una squadra di ordinati e onesti pedalatori, con un paio di elementi, il bomber Cori e l’onnipresente Giorgione, appena sopra le righe; ciò è bastato per fare 3 punti e fare del rientrante portiere Pìsseri il migliore degli ospiti.
Per la squadra di Gregucci molto tempo nella metà campo avversaria, tanto giro-palla orizzontale, pochi tiri in porta; ma la nota dolente è stata soprattutto il centrocampo, col trio mediano Casarini-Suljic-Di Quinzio di poco peso e senza idee. Vero è che non c’erano il ‘rosso’ e Frediani, che poteva e doveva essere l’alternativa, e questi sono alibi importanti, ma l’Alessandria è sembrata una squadra con poca personalità e senza leader. Almeno per quello che costa e che molti credevano che fosse. 

IN CAMPO – Il tecnico lombardo Zaffaroni, senza Mondonico e Tomaselli, schiera la squadra col 3-4-1-2, con due esterni ‘non di ruolo’, ma efficaci, come Galeandro e Petrungaro. L’allenatore grigio Gregucci si mette 3-5-2, con Mora sulla fascia destra e Di Quinzio mezzala sinistra. L’Albinoleffe gioca raccolto ‘sotto palla’ e spazi per i grigi non ce ne sono, ma alla prima ripartenza fa centro: Petrungaro vola a sinistra per 50 metri seminando due avversari, palesemente più lenti di lui, mette in mezzo per Manconi che tira cadendo, Pìsseri respinge di piede ma c’è Cori da solo che fa tap-in, 1-0. Gara in salita. Reazione ospite al 18′: cross di Celìa, Di Quinzio tocca sul fondo; poco dopo palla dentro per Eusepi, destro basso e parata di piede di Savini. Al 31′ altra ripartenza seriana con Petrungaro (nessuno lo prende su quella fascia) e conclusione col destro che Pìsseri devìa, poi al 39′ Mora spedisce altissimo col sinistro.

Nell’intervallo Gregucci cambia Casarini con Castellano, poi prima del 60′ toglie Celìa e Suljic inserendo Rubin e Stijepovic, ma la musica non cambia. Sulla corsia sinistra l’esterno continua a subìre, come Celìa, le ‘invasioni’ di Di Quinzio (che lentamente sparisce) e in mezzo, se prima era sera, diventa notte. Ma succede comunque qualcosa: al 59′ Arrighini va via e crossa, Stijepovic arriva in corsa ma calcia male, parata; al 61′ Pìsseri, a lungo spettatore, evita il secondo gol con una doppia parata su Sacha Cori, che sembra Benzema in una difesa dormiente. Al 72′ altro sussulto mandrogno: cross di Rubìn, esterno destro di Mora, respinta di Savini, si avventa Eusepi che commette fallo sul portiere. Al 77′ angolo per l’Albinoleffe: sul cross Prestìa trascina a terra Cori, rigore e ‘giallo’. Al 78′ il 9 blu-celeste timbra dal dischetto il 2-0. Gara in ghiaccio. Brutta sconfitta per i grigi, che hanno battuto 9 angoli a 3: mai presa di testa.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.