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Ecco la prima vittoria in campionato, 4-1, quella che rompe il ghiaccio e mostra la vera faccia dell’Alessandria che vuole salire in serie B. L’Olbia ha impegnato i grigi più di quanto non dica il risultato, ‘lievitato’ grazie ad un paio di errori grossolani della difesa sarda, ma la qualità superiore dei giocatori della squadra piemontese ha fatto la differenza.
E soprattutto fa piacere veder giocare Casarini in questa condizione fisica: si è visto il centrocampista che gioca a uno-due tocchi, vede il gioco prima degli altri, calcia benissimo e copre con letture superiori alla categoria. Insomma, si capisce bene perché prima dell’anno scorso ha giocato solo in A e B. Ma benissimo ha fatto anche Corazza, autore di una doppietta (primi gol in grigio) e bene pure Arrighini, cresciuto col tempo e autore di 1 gol e 1 assist. Entrambi supportati dalla forma smagliante di Chiarello, capace di tante giocate di qualità. Qualche sbavatura invece si è vista in difesa, tanto da far arrabbiare un po’ Gregucci, anche se nel finale le dimensioni del punteggio davano tranquillità. 

IN CAMPOAlessandria schierata 3-4-3 con Blondett, Cosenza e Scognamillo in difesa, Parodi e Celìa esterni con Casarini e Suljic in mezzo, Chiarello, Arrighini e Corazza davanti. Quasi speculare l’Olbia di Canzi, messa 3-5-2 col capitano Pisano e il 40enne brasiliano Emerson nei tre dietro, Arboleda e Doradiotto esterni, Cocco e Gagliano punte. Al 2′ Arrighini ha la prima occasione solo davanti a Tornaghi, ma si fa respingere il tiro; al 10′ la risaputa pericolosità sui calci piazzati degli ospiti si materializza con la sponda di Cocco per la testa di Pennington, palla sull’esterno rete. Al 15′ Celìa va via a sinistra e centra basso, Corazza al volo fa 1-0. Al 18′ grigi vicini al raddoppio: angolo di Casarini, testa di Blondett e palla che scheggia la trasversa. Al 23′ ancora Olbia pericolosa su piazzato: l’australiano Pennington inzucca ma Crisànto dice no.
Il finale di tempo è dei sardi, che provano con Emerson (sinistro alto al 28′) e con Gagliano che calcia alto da pochi metri dopo una bella manovra. Difesa grigia ferma.

Nella ripresa subito 2 cambi: Mora per Parodi nei grigi, Biancu per Lella per gli ospiti. E al 1° pallone giocato il 19 sardo, il classe 2000 Biancu (che interessa l’Inter nell’affare Nainngolan), fa il ‘patatrac’ che indirizza la gara: passa la palla indietro al portiere ma lo fa malissimo, Tornaghi in contro-tempo retrocede in porta ma la palla va sul palo, gli rimbalza in faccia ed entra: 2-0 al 46′. Autogol del portiere. L’Olbia si getta in avanti ma fa confusione, l’Alessandria sfiora il terzo gol con Corazza che, servito da Arrighini,  coglie il palo. Al 58′ a sorpresa la rete sarda su calcio d’angolo, manco a dirlo, col tocco decisivo di Pennington con Cosenza che tocca nel tentativo di salvare: 2-1. Poi la due ‘fiammate’ che chiudono la gara: al 66′ rinvìo del portiere di casa, tocco di testa di Rubin che serve in area Arrighini, sinistro e gol, 3-1. Al 67′ altra palla persa dagli ospiti in uscita, Arrighini serve in verticale Corazza che fa 4-1. Gara chiusa. C’è tempo ancora per una trasversa di Emerson su punizione (84′), una traversa di Rubin al volo (90′) e una parata bassa di Crisànto su Cocco (91′). Stop.

 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.