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La formula funziona. Ogni gara, in questi playoff di serie C, ha regalato spettacolo e gol.
E a maggior ragione è successo ieri sera all’Arena Garibaldi’, dove Pisa e Triestina hanno pareggiato 2-2 la gara di andata della finale B. Chi vince sale di categoria.
Il ritorno si giocherà domenica alle 18.30 al ‘Rocco’ di Trieste.

Le squadre giocano il tutto per tutto, sempre, in ogni secondo della partita. Niente calcoli, niente gol doppio in trasferta, solo supplementari e rigori se tutto è in parità dopo andata e ritorno. Bello così, spettacolo puro. Inutile sottolineare che il livello è altissimo, assolutamente da serie B, dove la vincente andrà a giocare.
C’era un precedente in stagione fra nerazzurri e rossi: primo turno di Tim Cup, 29 luglio 2018, finì 2-2 anche quella volta, però dopo i supplementari. Ai rigori, poi, la spuntò 7-5 il Pisa, che uscì dalla manifestazione a dicembre per mano del Novara.

LA PARTITA – Squadre al massimo, grande ritmo nonostante il caldo opprimente, pochi tatticismi, tante occasioni da rete. Passa prima la Triestina al 14′ con il tap-in di  Costantino, poi sfiora il raddoppio; il Pisa spinge e al 39′ trova il pari del solito capitano Moscardelli con un gran tiro da fuori. Sfiorano il vantaggio, i nerazzurri, ma tornano avanti gli alabardati: al 43′ una botta da fuori di Formiconi viene deviata e spiazza il portiere Gori. Fortuna.
Nella ripresa il Pisa attacca, sfiora più volte il gol che non arriva, gli ospiti resistono e pungono poco. Al minuto 86′ arriva il pareggio: il solito Marconi gira di testa, il portiere Offredi è sulla traiettoria ma si porta dentro la palla. Fortuna anche qui. Da notare che il centravanti, ex grigio come il tecnico D’Angelo, si è reso pericoloso altre due volte, sempre di testa, ma l’estremo ospite ha sempre risposto alla grande.

Bella partita, giusto il 2-2. Stesso risultato di 281 giorni fa, sullo stesso campo, segno che le due squadre si equivalgono. Domenica si decide chi sale in B sul campo dei giuliani.
Sarà questione di dettagli, sarà di nuovo spettacolo.

 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.