È cambiato il direttore d’orchestra, ma i musicisti sono rimasti gli stessi e lo spartito anche: hanno vinto gli altri. Un’abitudine in questa stagione, certamente la peggiore della storia grigia, con la caduta nei dilettanti ormai certa e per la quale manca solo la certificazione matematica.
Pessimo esordio in panchina per Jonatan Binotto, alla prima da professionista, ma d’altronde che poteva fare? La squadra è questa, le vicende societarie sono paradossali da luglio scorso, le competenze calcistiche mancano del tutto.

La Giana Erminio ha vinto 3-0, segnando 2 gol in 10 contro 11 e rafforzando la propria posizione playoff (7° posto con 46 punti). Per i lombardi è il 7° risultato utile di fila e il 5° senza prendere gol. Ma contro i grigi il pericolo era quasi inesistente.
L’Alessandria, pasticciona e inconcludente, è rimasta dove stava: ultima a quota 18, a -9 dal  penultimo posto e a -19 dal quintultimo. Per fare lo spareggio playout, a 6 partite dalla fine, servirebbe arrivare penultimi e, al massimo, a -8 dalla quintultima. Se no, ciao. Appunto: ciao serie C.

Gli episodi

  • 30′ pt – Franzoni serve di tacco Mbarick Fall, riceve il triangolo dentro l’area e spara col destro sotto la traversa: 1-0 e 8° gol per lui in stagione. 
  • 42′ pt – Gazoul ruba palla e punta la porta, il portiere Pirola lo ferma con le mani fuori  area: espulso e Giana in 10. Entra il terzo portiere Magni che respinge la successiva punizione di Mastalli.
  • 46′ pt – lungo lancio della Giana dalla retrovie, Soler va in difficoltà sul pressing e appoggia male al portiere Spurio che fa peggio di lui, respingendo male sui piedi di Pinto: piatto destro al volo e 2-0. 
  • 16′ st – con i grigi all’attacco. contropiede Giana con Maguette Fall che evita il portiere ma poi si parare il tiro. Sul corner seguente la Giana gioca al gatto col topo in area, i giocatori grigi guardano, palla fuori a Pinto che calcia all’incrocio: 3-0 e doppietta per la ‘leggenda’ della Giana. 
  • 43′ st – primo tiro dei grigi nello specchio della porta, su mischia da corner, ma Fall salva sulla linea. Sarebbe stato il gol della bandiera, sinceramente troppo per l’Alessandria di oggi.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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