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Alessandria nel segno del 10. Nel senso che sono 10 partite che non vince ed è la squadra che ha pareggiato di più, 10 volte appunto. Di questi dieci pareggi, cinque volte è finita 0-0 e cinque volte 1-1: di questi ultimi, 4 volte è andata in vantaggio ed è stata raggiunta.
Oltre a ciò quello grigio è il peggior attacco del girone (12 gol) alla pari con l’Arzachena.
Quindi la missione di domenica col Pontedera è una sola: segnare e vincere. E l’ultimo precedente in campionato è numericamente favorevole: il 23 dicembre 2017, un anno esatto prima, l’Alessandria al ‘Moccagatta’ battè i granata toscani 5-1. Segno del destino?

PRECEDENTI – Il Pontedera è avversario dell’Alessandria solo dal 1982, sempre in C2 e poi nella C unica degli ultimi anni. I precedenti sono 24, di cui 8 vittorie grigie, 4 granata e 12 pareggi, con 32 reti piemontesi e 18 toscane. Le ultime due sfide, 21 febbraio e 6 marzo ’18, semifinali di Coppa Italia di C poi vinta dai grigi, terminarono entrambe 0-0 e videro la vittoria alessandrina ai rigori (3-0). L’ultima vittoria granata in assoluto invece è del 1990, 3-1 al ‘Mocca’ il 31 ottobre, poi solo pareggi e successi mandrogni. L’ultimo di questi in ordine di tempo è del campionato scorso, 5-1 il 23 dicembre 2017; come pure l’ultimo pareggio di campionato, che terminò 1-1 il 27 agosto 2017. (dati Museo Grigio)

PONTEDERA – E’ 6° in classifica con 26 punti raccolti in 17 partite, grazie a 7 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte, risultati conditi da 15 gol fatti e 14 presi. Squadra dai costi relativamente contenuti, ha una rosa di 27 elementi (1 straniero) con un’età media bassa, 22.6 anni, più bassa di quella dell’Alessandria (23.2). L’allenatore è sempre il 50enne Ivan Maraia, alla 7^ stagione in società, 2^ da capo-allenatore dopo essere stato il vice dello ‘storico’ Paolo Indiani per 150 gare. Una specie di totem, quindi, che tatticamente punta sul 3-5-2 con molta attenzione alla fase difensiva. Ai suoi ordini un solo nome importante, l’esterno Daniele Mannini (35 anni, 9 presenze in Europa, 163-12 in A, 129-13 in B, 28-3 in Coppa Italia, 159-20 in C, con le maglie di Pisa, Brescia, Napoli, Sampdoria, Siena, Lecce), più altri 2 giocatori nati prima del ’93, entrambi di categoria: il centrocampista 30enne Andrea Caponi (6^ stagione in granata, due anni alla Valenzana ’09-’11) e il 36enne difensore centrale Federico Vettori, capitano, 8^ stagione e anche lui transitato da Valenza nel 2008-2009. I migliori marcatori sono Tommasini (5) e Pinzauti (4).
Sul fronte degli ultimi risultati, il Pontedera viene dalla sconfitta casalinga col Pisa (0-2) che domenica scorsa ha interrotto una serie di 6 risultati utili di fila (di cui 5 vittorie), cominciata proprio al ‘Moccagatta’ il 18 novembre contro la Juventus U23 (2-1).

ALESSANDRIA – Torna dopo tanto tempo a pagare una multa500 euro “perchè propri sostenitori in campo avverso (Busto Arsizio, ndr) danneggiavano i servizi del settore dello stadio loro riservato (obbligo risarcimento danni, se richiesto)”.
Ancora squalificato Prestìa, fra i grigi ci sono altri tre assenti: oltre a Panizzi e Usel, nei guai anche Maltese, i cui esami diagnostici “hanno evidenziato una lesione di 1°/2° grado al bicipite femorale sinistro, per la quale si prevedono 45/50 giorni di recupero”. Così dice il sito ufficiale del club, quindi giocatore pronto verso metà febbraio.
Si sono ripresi bene e sono a disposizione, invece, De Luca, Bellazzini e Checchin, i primi due da un affaticamento muscolare e il terzo dalla pallonata al volto, per cui il 3-5-2 iniziale anti-Pontedera potrebbe declinarsi così: Cucchietti; Delvino, Sbampato, Agostinone; Sartore, Gatto, Gazzi, Bellazzini, Badan; De Luca, Santini.

ARBITRO – Per dirigere Alessandria-Pontedera di domenica 23 dicembre 2018 allo stadio ‘Moccagatta’ (ore 14.30) è stato scelto Francesco Luciani (RM 1) assistito da Vincenzo Madonia (PA) e Giuseppe Licari (Marsala). L’arbitro Luciani è al 2° anno in serie C, non ha mai diretto l’Alessandria mentre ha 2 precedenti col Pontedera, entrambi nel torneo scorso: Olbia-Pontedera 2-0 e Cuneo-Pontedera 0-2.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.