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Cresce, la squadra B della Juve, trova la seconda vittoria in campionato al ‘Moccagatta’, 2-0 alla Pro Patria, e raggiunge quota 7 in classifica, che significa quinta posizione. E’ pur vero che ha giocato più di tutti (5 partite) come la capolista Carrarese, la Lucchese (settima) e il Gozzano (penultimo) e la classifica sarà zoppa e non reale finché non saranno giocati tutti i recuperi, però la squadra migliora piano piano e l’obiettivo, come specificato dal dirigente Pessotto, “è quello di fare bene in questa prima esperienza”. Già, perché il mondo Juve, avanti di una generazione, si è lanciato nella sperimentazione delle squadre B dove le altre big italiane non l’hanno seguita. Per adesso, almeno.
E ci tiene talmente tanto a questo progetto che segue da vicino la squadra, con tutta la struttura. Basti pensare che, dopo la scoppola (4-0) subìta a Carrara, addirittura il presidente Agnelli andò dalla squadra per far sentire la propria vicinanza e stimolare la reazione, così come all’esordio contro l’Alessandria c’era il d.s. Paratici e ieri sera il vice-presidente Nedved, oltre alla sempre presente dirigenza della nuova struttura, da Pessotto a Claudio Chiellini, fratello gemello del capitano della prima squadra.

LA PARTITA – Primo tempo senza emozioni e senza tiri in porta. Pro Patria in pressing e arruffona, Juventus U23 compassata e un po’ timorosa in qualche elemento. Ma di pericoli per i portieri nemmeno l’ombra. Altra musica nella ripresa, con i bianconeri subito avanti con un’azione molto bella: partendo dalle retrovie 8 tocchi consecutivi dei bianconeri, con scambio nello stretto vicino all’area Tourè-Kastanos-Bunino-Pereira-Tourè con conclusione in rete di quest’ultimo al 48′. Al 52′ il portiere bianconero Del Favero si lascia sfuggire un pallone che ha già in mano e Molnar cerca di infilarsi: Del Favero recupera e Molnar va giù, ma gli estremi per il rigore, vedendo le immagini, non ci sono. Al 62′ Juve vicina al raddoppio con Emmanuello, servito da Bunino: palla fuori di un niente.
Al 64′ proteste bustocche per il gol annullato a Molnar, ma anche qui le immagini danno ragione all’arbitro Marini: sulla respinta di Del Favero dopo la zuccata di Le Noci, il difensore croato è oltre tutti. Al minuto 85 il gol del 2-0: il brasiliano Pereira prova da 25 metri, il suo rasoterra sarebbe facile da parare ma il 19enne portiere Mangano s’impapera e il pallone finisce dentro. Gara chiusa. E Zironelli entra in campo ad esultare con i suoi, come sul primo gol. In sala stampa il tecnico bianconero spiegherà, sorridendo: “Non ci sono tifosi, così li sostituisco io”. Nel finale spazio per i portieri: Mangano ferma un sinistro di Beruatto, Del Favero devia un destro dalla distanza di Gazo. Poi i tre fischi.

CONSIDERAZIONIPro Patria alla terza sconfitta di fila dopo la vittoria all’esordio. La squadra è brillante ma sbaglia troppo, in attacco il più pericoloso è stato il difensore Molnar. Squadra neo promossa, deve crescere. Così come sta crescendo la giovanissima Juventus, che va a strappi ma ha tanta qualità; tre elementi, del ’98, sembrano più avanti degli altri come atteggiamento, e sono Tourè, Kastanos e Pereira.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.