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Vittoria importante per la Juventus U23, che a Grosseto batte la Pianese su rigore (1-0), chiude per la prima volta in campionato senza subire gol e risale alla 13^ posizione in classifica. La squadra di Pecchia, per la verità, deve ancora sfatare il tabù ‘Moccagatta’, cioè vincere in casa (cosa già fatta in Coppa), ma è meglio procedere per gradi, fare un passo alla volta e godersi il positivo della partita di ieri. Quanto alla Pianese, si è confermata squadra poco spettacolare, rognosa da mettere sotto ma sterile in attacco (5^ gara senza segnare), cose che confermano il suo ‘status’ di matricola che si deve salvare.

LA PARTITAJuve B in tenuta blu chiaro e con il previsto 4-2-3-1, Pianese a righe bianconere che risponde col solito 4-3-1-2. Al 9′ prima occasione toscana: su punizione dalla sinistra Dierna si inserisce e colpisce di testa sul secondo palo, ma Loria para in angolo. Al 20′ risponde Olivieri: percussione a destra, diagonale velenoso che Vitali mette in corner. Alla mezzora Beruatto butta in area, tocchi di testa Mota-Portanova, sinistro di Olivieri alto. Il primo tempo non dice null’altro e allora spazio alla ripresa.
Si comincia con la Pianese in avanti: al 46′ angolo respinto dalla difesa Juve, sulla seconda palla si avventa Bianchi che spara col destro, fuori di poco. Al 49′ altro corner: Bianchi crossa, Dierna colpisce di testa ma il portiere bianconero Loria la toglie dall’angolino. Al 62′ tocca al collega Vitali esibirsi in tuffo sulla destra per fermare una punizione bassa di Clemenza, ma al 68′ il portiere toscano pasticcia con i piedi, subisce il pressing di Zanimacchia, palla persa su cui si avventa MotaVitali lo ferma in uscita, prendendo uomo e palla. Rigore. Sul dischetto va Lanini, palla di qua e portiere di là, 0-1 al 69′. Al 75′ Beruatto prova col sinistro da 20 metri, Vitali smanaccia alla meglio. Al 93′ Pianese pericolosa ancora su corner, ma l’incornata di Benedetti finisce alta. Non succede più nulla e la Juve U23 torna alla vittoria, 18 giorni dopo Arezzo. Game over.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.