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Esattamente quattro settimane dopo, il Piacenza torna in posticipo al ‘Moccagatta’: allora vinse 2-0 con la Juve U23, ribadendo il primato nel girone; stavolta ci arriva reduce dal pareggio infrasettimanale (1-1) di Vercelli, col quale ha confermato la 3^ posizione in graduatoria, e quindi con 3 giorni di riposo in meno rispetto ai grigi. Per questi ultimi si tratta di uscire dalla ‘crisi di novembre’, che ha portato solo 2 punti in 5 partite.
Un evidente calo di rendimento, che fa il paio con gli infortuni che hanno penalizzato la squadra. Ora bisogna invertire la rotta: dicembre sarà un ‘mese terribile’, con 7 gare prima della sosta, e qualche giocatore rientrerà a dare respiro a chi ha corso finora.

PRECEDENTI – Le sfide passate sono 32, 30 di campionato e 2 di coppa, tutte dal 1945 in poi, tutte in serie C, particolarmente concentrate negli anni ’70. Lo ‘score’ recita 11 vittorie a 9 per l’Alessandria più 12 pareggi, con 36 gol piemontesi e 31 emiliani.
Tre i confronti nella passata stagione: due a novembre (il 24 PC-AL 3-2 in campionato, il 28 PC-AL 0-4 in coppa) e una ad aprile (AL-PC 1-1). Al ‘Moccagatta’ l’ultimo successo mandrogno (1-0) è del 5 febbraio ’17, l’ultimo biancorosso (0-3) è del 7 dicembre ’11.
Però era Coppa Italia; in campionato i grigi non perdono in casa col Piacenza dal 4 febbraio ’90 (0-2). (dati Museo Grigio)

PIACENZAQuarto in classifica dietro Carrarese, Arezzo e Pro Vercelli, il Piacenza ha 23 punti in 12 gare (7 vinte, 2 pari, 3 perse) con il 2° attacco del girone (22 gol dopo i 39 della Carrarese) e la 7^difesa (15 gol subìti). La squadra emiliana deve recuperare la gara con l’Entella ed è stata sfortunata in coppa, dove per due volte è uscita ai rigori: 6-4 (1-1) con il Monopoli in TIM CUP e 4-3 (0-0) con l’Albinoleffe in Coppa di C. L’obiettivo principale sembra essere il campionato: nella stagione del centenario di fondazione (1919-2019) la squadra è stata costruita per puntare al salto di categoria. In rosa ci sono solo 22 elementi (1 straniero) e l’età media è piuttosto alta, 27 anni, ma molti sono giocatori di spessore, proprio quelli utili per cercare la vittoria finale: Fumagalli, espertissimo portiere di categoria, il 34enne Porcari (ex Novara e Carpi), l’ex-Bari Fedato, i tre ex-Alessandria Sestu, Nicco e Barlocco, gli attaccanti Romero e Pesenti (5 gol a testa). Fra i giovani particolarmente interessante il classe ’96 Di Molfetta, scuola Milan, nazionale U19, autore di 1 gol e 5 assist.
L’allenatore è il 50enne Arnaldo Franzini, al 4° anno sulla panca biancorossa dopo l’esperienza con la Pro Piacenza. Soprannominato, per i risultati ottenuti, “il mago di Vernasca” (paesino piacentino, quindi ‘profeta in patria’), Franzini nelle ultime 9 stagioni ha colto 4 promozioni più una salvezza da -8, e ha il merito di aver portato due squadre di Piacenza in serie C stabilendo il record di punti, 90, in serie D col Piacenza.
Il modulo utilizzato da Franzini è il 4-3-3, al quale è fedele. Ma al ‘Moccagatta’ il tecnico piacentino non ci sarà: a Vercelli è stato espulso e punito con 2 giornate di squalifica.

ALESSANDRIA – Ancora alla ricerca della prima vittoria in casa in campionato, D’Agostino ha preparato la gara guardando, come sempre nell’ultimo periodo, l’infermeria. Dalla quale sono usciti Tentoni e Delvino (andrà in panchina con la maschera), e nella quale restano, con tempi diversi di guarigione, Panizzi, Badan e Usel. Il neo-recuperato esterno destro giocherà dall’inizio, mentre il centrale Checchin, importante recupero, potrebbe entrare a gara in corso. Perciò la formazione anti-Piacenza, escludendo guai dell’ultima ora, potrebbe essere un 3-4-1-2, così declinato: Cucchietti; Gjura, Prestìa, Agostinone; Sartore, Gatto, Gazzi, Tentoni; Bellazzini; De Luca, Santini.

ARBITRO – Il prescelto del designatore Giannoccaro per Alessandria-Piacenza di lunedì 3 dicembre, ore 20.45 (diretta RaiSport e Serie C TV-Eleven Sports), allo stadio “Moccagatta”, è Gianpiero Miele (Nola), coadiuvato da Davide Moro (Schio) e Alberto Zampese (Bassano del Grappa). L’arbitro Miele è al 2° anno nella Can C, non ha mai diretto i grigi e ha fischiato Arezzo-Piacenza 1-2 lo scorso gennaio.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.