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Grande inizio della Pro Patria, sulle ali dell’entusiasmo portato dal successo sul Monza in Coppa Italia, e gran finale dell’Alessandria, in possesso di una migliore condizione fisica. In mezzo tanta fatica, tanta tattica e poco altro. Succede spesso quando si affrontano due squadre che giocano con lo stesso modulo, e se non ci sono guizzi che permettono di vincere i duelli singoli, finisce che in porta si tira poco. Resterà sempre negli occhi, però, la parata impossibile di Tornaghi all’83‘, su una conclusione ravvicinata di Arrighini: lì poteva accadere che i grigi vincessero la partita, ma non è stato così. Eppure più si guarda quella giocata e più ci si rende conto della straordinarietà del riflesso del portiere. 
Quanto alla classifica, ora l’Alessandria è quarta con 24 punti, a -2 dal secondo posto e a -9 dalla vetta, da quel super-Monza che perde sì qualche colpo, ma appare troppo distante. Quanto al rendimento, i grigi a novembre hanno conosciuto tutte le opzioni possibili: vittoria rigenerante col Novara, sconfitta in Coppa con la Juve, pareggio a Busto. 
La Pro Patria invece resta indecifrabile: ha ottenuto il secondo 0-0 di fila dopo 2 sconfitte, ma in mezzo ha vinto in Coppa 3-2 a Monza con i supplementari, e in classifica è 12^ con 18 punti, a 1 sola lunghezza dalla zona playoff, che sembra l’obiettivo stagionale.

LA PARTITA – Due schieramenti identici: 3-5-2 grigio con 3 ‘under’, quello bustocco con 5. Alla fine i giovani in campo saranno 7 per l’Alessandria e 8 per la Pro Patria.
Partenza veloce della squadra di Javorcic e subito un guaio per Scazzola: si fa male Prestìa, dentro Dossena. All’11′ Kolaj va via in velocità lasciando sul posto Cosenza e tira in diagonale, Valentini c’è; al 17′ un colpo di testa di Mastroianni libera Pedone centralmente, la difesa è messa male ma il ‘7’ lombardo spreca, sparando alto un ‘rigore in movimento’. Al 39′ deliziosa palla nel corridoio di Suljic per Arrighini, il ‘9’ prova una giocata impossibile ma non trova la porta.
Nella ripresa Alessandria subito avanti: al 47′ verticale Dossena-Suljic-Arrighini, destro incrociato e palla fuori. Al 52′ punizione del bosniaco dal vertice sinistro dell’area, palla bassa parata; all’83′ Cambiaso se ne va a sinistra e dal fondo mette nell’area piccola, Arrighini calcia cadendo e Tornaghi chiude incredibilmente di piede, salvando lo sua porta. All’86′ angolo per i grigi, testa di Cosenza e di Dossena, sul secondo palo arriva Arrighini in acrobazia ma, contrastato, manda alto. Finisce senza gol. Game over.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.