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Quando vai a Napoli piangi due volte, quando arrivi e quando te ne vai.

Napoli è una città magica e lo capisci subito, appena muovi i primi passi dentro i suoi incredibili paesaggi e la sua millenaria cultura.

Il nostro tour inizia dal “decumano inferiore” comunemente conosciuto come Spaccanapoli, la via che divide perfettamente la città antica in due. Percorrendo per tutta la sua lunghezza questa via storica, oltre a godersi le bellissime opere architettoniche, possiamo soddisfare ogni tipo di gusto culinario per la grande abbondanza di tipici negozi  pronti a deliziare con i prodotti gastronomici che hanno reso famosa Napoli.

Questa via sfocia in Piazza San Domenico Maggiore, una delle più importanti piazze partenopee, dove si possono ammirare molte opere architettoniche, tra cui la Chiesa di Sant’Angelo al Nilo, Palazzo Petrucci e, nelle vicinanze, la cappella Sansevero, la quale ospita una delle più incredibili opere scultoree, il Cristo Velato scolpita da Giuseppe Sanmartino con una veridicità davvero impressionante.

Il tour prosegue con la visita di un’ altra tra le piazze più famose di Napoli, ovvero Piazza del Plebiscito, situata tra il lungomare e il centro storico della città. La grandezza di questa opera è la prima cosa che colpisce, con da una parte, il porticato e la Basilica Reale di San Francesco di Paola che raffigura un abbraccio alla grande piazza, dall’altro, il grande Palazzo Reale in tutto il suo splendore.

Nei pressi di questa zona si trovano i quartieri più tipici di Napoli, ovvero i Quartieri Spagnoli, dove l’ambiente è un pochino più trascurato rispetto alle altre zone della città, con i panni stesi sopra la testa e i motorini parcheggiati ai lati delle strade, ma questa zona è comunque ricca di opere magnifiche.

Cunicoli e vie strette non caratterizzano solo le  strade in superficie di Napoli, ma anche le strade della Napoli Sotterranea, ovvero antichi cunicoli sottoterra risalenti ai tempi romani. Questi anfratti, molto stretti, tanto che possono causare ansia a chi soffre di claustrofobia, sono antichi acquedotti dismessi a causa della loro ubicazione, che favoriva la contaminazione dell’acqua e la conseguente diffusione di malattie infettive.

L’ultima grande opera visitata è stato il Castel Nuovo, costruito dal Re di Sicilia Carlo I di Angiò, questo castello domina la scenografica Piazza Municipio. Nel complesso è situato anche il museo civico, a cui appartengono la cappella palatina e i percorsi museali.

Quanto raccontato è solo una piccola parte di ciò che ha da offrire Napoli, e anche se non piangi quando te ne vai, la lasci con una gran voglia di tornare a visitarla nuovamente.

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Lorenzo Roagna

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