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Perché ci viene sete? Fino a poco tempo fa si pensava che lo stimolo arrivasse direttamente dall’ipotalamo quando identifica bassi livelli di idratazione nel sangue. Studi recenti hanno svelato un sistema più complicato. Gli scienziati dell’Università della California a San Francisco hanno stabilito che cellule sensoriali specializzate nella bocca e nella gola silenziano immediatamente la “richiesta” dei neuroni dell’ipotalamo non appena afferriamo una bevanda ghiacciata: molto prima che il drink arrivi nel sangue. Lo stesso gruppo di scienziati ha monitorato attraverso fibre ottiche l’attività dell’ipotalamo di topi che bevevano acqua salata. I neuroni della sete si sono spenti ai primi sorsi, ma sono tornati in attività poco dopo. L’ipotesi è che le cellule sensoriali della bocca e della gola soddisfino temporaneamente l’ipotalamo, ricompensandoci per aver portato alla bocca una bevanda fresca; ma che poi il cervello, per essere certo che si tratti di un’azione idratante, consulti una seconda serie di cellule, situate forse all’inizio dell’intestino tenue. Solo a questo punto l’ipotalamo decide se mantenere acceso il segnale.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"