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Lo scrittore, sceneggiatore e giornalista alessandrino Claudio Braggio ci presenta una nuova pubblicazione, legata ad un argomento che gli sta particolarmente a cuore.

“Un libro è elemento che apporta o rinnova sempre interesse su un argomento, anche se si tratta di un avvenimento storico come la battaglia combattuta a Marengo nel giugno 1800, che troppo in fretta si tende a liquidare come ben conosciuto. 
Tuttavia, è appena uscito in libreria un poderoso saggio dell’inglese Terry Crowdy, intitolato appunto “MARENGO 1800” (Leg edizioni, Gorizia) che con dovizia di particolari ed una approfondita ricerca sulle fonti racconta non soltanto quelle giornate cruente, ma anche l’intero contesto in cui si svolsero i fatti. 

Confido che quest’opera possa riaccendere discussioni e confronti intorno all’argomento, tenendo conto che l’autore non soltanto ha più volte visitato il campo di battaglia in occasioni di alcune rievocazioni, ma anche perché il suo punto di vista apporta novità, non essendo affatto uno storico da tavolino che fa volare troppo la fantasia, senza tener conto della realtà. Lo affermo con piacere, perché egli è stato re-enactor (‘rievocatore’) quindi uno di quegli appassionati che non si limitano a vestire panni militari ispirati a quell’epoca, ma si immergono con la mente e con il corpo in una rievocazione, pur nella limitatezza del nostro vivere moderno e della brevità dell’evento.

Invito alla lettura di un appassionato, di cui emergono i tratti essenziali nelle descrizioni scorrevoli e precise di chi sa immedesimarsi nello spirito dell’epoca, svolgendo così opera meritoria alla storia ed alla sua corretta narrazione. 
Infine, avendo indossato per alcuni anni i panni di “ufficiale” comandante il 44° Graf Belgiojoso (che non combatté a Marengo, ma sempre presente in molte rievocazioni fra le file “austriache”), ho apprezzato che l’autore abbia dedicato la sua fatica letteraria anche ad un re-enactor molto ben conosciuto e sempre ricordato e che fu sempre presente a Marengo ovvero Romain Baulesch (1953-2015)”.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.