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Nella seconda serata de La Festa del Pensiero, il percorso nero si sposta nell’Associazione Cultura e Sviluppo di piazza De Andrè.

La serata è dedicata al film ” Se chiudo gli occhi non sono più qui”, di Vittorio Moroni.

Il dialogo in sala è animato da Barbara Rossi, Roberto Foco dell’associazione il Porcospino e la professoressa Patrizia Farello.

Il film racconta la storia di Kiko, un sedicenne che vive in Italia, ma di origini Filippine, è segnato dalla scomparsa prematura del padre morto in un tragico incidente stradale.

La madre di Kiko, Mariluo vive con il suo nuovo compagno Ennio, che sfrutta gli immigrati clandestini in cantieri edili.

Dopo scuola Kiko è obbligato, dal compagno di sua mamma, a lavorare al cantiere edile, al posto di studiare e i risultati scolastici sono negativi.

Kiko appassionato di stelle, trova tranquillità in un luogo alquanto insolito, un autobus abbandonato.

Dopo le tante ingiustizie di violenze  ricevute dal padre, quasi per caso incontra Ettore, un vecchio amico di suo papà. Ennio insegna a Kiko la cultura e gli trasmette la passione per l’imparare.

Ettore, peró, ha una una brutta sorpresa per Kiko, infatti Ettore un giorno prima di morire per un tumore ai polmoni, racconta la verità a Kiko.

A uccidere suo padre è stato lo stesso Ettore in un incidente stradale, questo getta Kiko nello sconforto.

Il finale del film ci lascia senza sapere come Kiko andrà avanti, se proseguirà gli studi oppure se tornerà a lavorare .

La tematica che è emersa nel dibattito post film è principalmente il rapporto tra adolescenti ed adulti.

Due mondi differenti e separati, divisioni che portano gli adolescenti, a percorrere strade sbagliate, senza una comunicazione con gli adulti .

Alessandro Venticinque

 

 

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