Massimiliano Fedriga e Alberto Cirio

Dopo il successo dello scorso anno a Milano, torna in veste rinnovata “L’Italia delle Regioni”, il festival nazionale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che animerà Torino dal 30 settembre al 3 ottobre.

La manifestazione

Si dipanerà da Piazza Castello, che nel fine settimana si trasformerà in un “Villaggio delle Regioni” all’insegna delle eccellenze territoriali, ai luoghi simboli della Storia d’Italia. Dal sontuoso Palazzo Reale al Teatro Carignano, che ospiteranno, lunedì e martedì, due giornate di incontri istituzionali di grande caratura, passando per l’Archivio di Stato dove si terranno i tavoli tematici con Presidenti e assessori regionali e stakeholder.

Tema centrale sarà quello delle infrastrutture, materiali e immateriali, e le proposte delle regioni per l’ammodernamento del Paese.
Una vetrina speciale sarà dedicata al metaverso per offrire ai visitatori uno sguardo interattivo e inclusivo sulle specificità territoriali.
L’edizione 2023, nella giornata conclusiva, celebrerà con orgoglio i 40 anni della Conferenza Stato-Regioni, con una seduta storica all’interno del Parlamentino Subalpino, che riapre le porte dopo oltre un secolo.

Le parole

“Sarà un Festival delle Regioni ad ampio respiro, innovato e aperto, che analizzerà e lavorerà sulle prospettive del nostro Paese – ha spiegato Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli VG – con proposte concrete, puntando la bussola su infrastrutture e grandi eventi. Dobbiamo sfruttare insieme tutte le possibili opportunità di crescita e sviluppo, dando risposte ai problemi dei cittadini, ascoltando gli esperti e i suggerimenti delle imprese.  Le Regioni vogliono essere motori del cambiamento”. 

Così si è espresso il padrone di casa Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte: “Per la prima volta nella storia del Piemonte tutti i presidenti di Regione saranno a Torino, e questo è un risultato importante nel rispetto della storia di una terra in cui è nata l’Italia. Stiamo lavorando perché il Piemonte continui ad essere centrale nelle dinamiche politiche nazionali”. 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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