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Ottimismo anche fra i commercianti di Alessandria, aumentano le vendite tecnologiche ma finalmente anche quelle dei libri

Dopo 7 anni, inversione di tendenza e la capacità d’acquisto cresce

Siamo davvero fuori dal tunnel di questa maledetta crisi economica che dall’estate del 2008 ci segue come un’ombra? Sarà davvero il primo Natale dopo tanto tempo senza il peso della crisi? Davvero nei supermercati e nei centri commerciali tornerà ad esserci la corsa all’acquisto?
Per gli esperti, che comunque affrontano con cautela l’argomento, sembrerebbe di si.
natale-tecnologicoSecondo gli studi portati avanti dalle associazioni di settore, quest’anno, per la prima volta dopo sette anni, ci sarà un’inversione di tendenza positiva e la capacità di acquisto delle famiglie italiane nel periodo natalizio tornerà a crescere (minimamente, ma tornerà a crescere).
Se davvero sarà così lo sapremo solo dopo le vacanze, ma è innegabile che le sensazioni che si percepiscono sono positive e che il potere d’acquisto delle famiglie italiane (non di tutte purtroppo, quello sarebbe un sogno ahimè irrealizzabile…) sembra stia aumentando.
Leggendo le previsioni per quest’anno e confrontandole con quelle dell’anno scorso sembra di essere non solo in due Paesi diversi ma addirittura in due Mondi diversi: secondo il Codacons nel 2014 nell’intero periodo natalizio per i vari settori d’acquisto (alimentare, viaggi, regali, casa) non si è superata quota 9,8 miliardi di spesa, contro i 18 miliardi del 2007,mentre per il 2015 è previsto un piccolo ma comunque molto significativo segno più nei consumi. Di certo non bisogna aspettarsi consumi che di colpo tornino ad essere quelli precedenti la crisi economica (quindi quei 18 miliardi del 2007 restano comunque un miraggio) ma anche una piccola inversione di tendenza aiuterebbe a spingere l’economia fuori dalle sabbie mobili che l’avvolgono.
Dato ancora più significativo è che dal 2009 al 2014 il consumo delle famiglie era sempre diminuito (nel 2010 i consumi erano calati del 39% rispetto al 2008,mentre nel 2013 si arrivò anche ad un calo, sempre rispetto lo stesso anno, del 42%) e si era arrivati ad avere una percentuale raccapricciante – 30% – di italiani che riteneva la spesa natalizia inutile e assolutamente superflua. Quest’anno invece, con appunto la piccola inversione di tendenza prevista, sembra davvero che si cambi pagina e che piano piano la crisi diventi solo un ricordo.
Parlando con alcuni commercianti sembra che sia in crescita, rispetto ai natali passati, la vendita di prodotti tecnologici, su tutti tablet e smartphone, e anche, finalmente dopo parecchio tempo che questo mercato era in flessione, la vendita di libri, e questa non può che essere una buona notizia: saremo un po’ più poveri, ma culturalmente (ri)cominciamo ad arricchirci!

 

Davide Ravan

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