dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

Il ricordo e la memoria sono temi fondamentali nella poetica e nella musica di Leonard Cohen. Una memoria spesso dolente in cui riecheggiano le sue radici e i suoi debiti con la cultura e la tradizione ebraica. L’appuntamento con Blessed is the Memory (Benedetto sia il ricordo): canzoni, poesie e racconti di Leonard Cohen, è per venerdì 25 gennaio alle ore 21 in Biblioteca Civica, via Corte d’Appello 12. L’ingresso è libero.

A poco più di due anni dalla sua scomparsa, Books&Blues e la Biblioteca Civica “Giovanni Canna” intendono celebrare il “Giorno della Memoria” rendendo omaggio al grande scrittore, poeta, musicista e cantautore canadese, autore di numerose opere dedicate al grande tema etico e civile della necessità di non dimenticare, di ricorrere alla memoria come strumento indispensabile per vivere il presente.

L’ampia produzione discografica di Cohen, racchiusa nei suoi quattordici album, è notissima al grande pubblico per molte canzoni che sono divenute pietre miliari tra le quali la celeberrima Hallelujah, diventata una delle ballate più famose al mondo e di cui non si contano le versioni e le riproposizioni nei più svariati ambiti musicali. Ma Cohen è stato anche un prolifico scrittore, autore di numerose raccolte di poesie e di romanzi tradotti in molte lingue (in Italia è del giugno scorso la riedizione presso Minimum Fax di due suoi romanzi degli anni sessanta, The Favourite game e Beautiful Losers).

Proprio l’intreccio tra la sua attività di musicista e quella di romanziere e poeta sarà il filo conduttore della serata a lui dedicata. E la memoria sarà il tema fondamentale attraverso cui questo intreccio verrà indagato e riproposto al pubblico. Brevi cenni biografici, aneddoti tratti dalla sua vita e la lettura di brani toccanti del Poeta di Montréal saranno proposti da Paola Casulli, della Biblioteca “Canna”, mentre alcune delle sue più celebri canzoni saranno eseguite da Paolo Bonfanti, direttore artistico di Books&Blues. Mantenendo intatto l’originario incanto chitarra-voce di Cohen, in una miscellanea in cui si trasmette tutta l’amarezza e la paura di affrontare l’esistenza ma anche la saggezza di uno sguardo più disincantato del cantautore canadese.

Con la serata la Biblioteca di Casale Monferrato celebra il “Giorno della Memoria”. «Ho visto gente morire di fame / Eccidi, stupri / I villaggi bruciati / E loro in fuga / Non potevo incontrare i loro sguardi / Fissavo le mie scarpe / Era acido, era tragico / Quasi come il blues», scriveva in una canzone del suo penultimo album pubblicato in occasione del suo ottantesimo compleanno, Popular Problems. Una delle moltissime occasioni in cui Cohen, attraverso il ricordo, ci invita, in una visione universalistica, a riflettere sui soprusi, gli orrori e i dolori che percorrono la storia dell’umanità. Le sue parole le sue musiche e le sue parole ci accompagneranno dunque in un percorso per non dimenticare e rendere omaggio alle vittime della Shoah e di tutte le tragedie del mondo contemporaneo.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"