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  Nel corso dell’ultimo periodo, la Compagnia Carabinieri di Casale M.to (AL), avvalendosi delle Stazioni Carabinieri dipendenti e con l’impiego del personale femminile in servizio, ha proceduto ad un’attenta prevenzione, sensibilizzazione e repressione dei reati che riguardano gli atti persecutori, i maltrattamenti in famiglia e le violenze in genere su donne e minori.

In ambito repressivo sono stati raggiunti i seguenti risultati:

–          i Carabinieri della Stazione di Balzola: a conclusione delle indagini avviate a seguito della querela presentata da una 61enne, denunciavano in stato di libertà per atti persecutori il convivente, poiché, per motivi dettati dalla gelosia, teneva comportamenti ingiuriosi e violenti, nei confronti della querelante, impedendole di vedere i propri familiari e negandole l’utilizzo del telefono. L’Autorità Giudiziaria disponeva l’attivazione del “codice rosso”; in seguito agli accertamenti esperiti in merito alla querela presentata da una 27enne, denunciavano in stato di libertà per atti persecutori un 26enne con precedenti di polizia, poiché avrebbe inviato diversi messaggi minatori alla denunciante, sua ex-convivente ed anche in questo caso. l’Autorità Giudiziaria disponeva l’attivazione del “codice rosso”;

–          i Carabinieri della Stazione di Ottiglio, a conclusione degli accertamenti in seguito alla denuncia-querela presentata da una 44enne, libera professionista, denunciavano in stato di libertà per atti persecutori un 43enne, impiegato con pregiudizi di polizia, poiché avrebbe in più occasione molestato la denunciante con numerosi messaggi sul suo telefono. Anche in questo caso l’Autorità Giudiziaria disponeva l’applicazione del “codice rosso”.

 

Al riguardo, si ribadiscono alcuni consigli come:

  • informarsi sull’argomento e adottare dei comportamenti tesi a scoraggiare, fin dall’inizio, lo stalker;
  • cercare di non reagire agli atti persecutori con paura, rabbia o minacce, in quanto si potrebbe rafforzare la motivazione del molestatore;
  • non sottovalutare il rischio ed essere prudente: ad esempio, registrare le chiamate, fuori casa non fermarsi in luoghi isolati o appartati, non seguire sempre gli stessi itinerari;
  • tenere un diario per riportare e poter ricordare gli eventi più importanti che potrebbero risultare utili in caso di denuncia;
  • raccogliere “prove” sullo stalking di cui si è vittima: conservare eventuali lettere, sms o e-mail a contenuto offensivo o intimidatorio;
  • tenere sempre a portata di mano un cellulare per chiamare in caso di emergenza il numero di pronto intervento.

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"