Gli agenti della Polizia Penitenziaria del carcere di San Michele, nella mattinata di venerdì scorso, hanno trovato e sequestrato 32 gr di hashish nascosti nella manica del giubbotto di un detenuto albanese, detenuto nella camera di pernottamento. A dare la notizia è Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del SAPPE: “La sostanza è stata sottoposta a narcotest, risultando positiva all’hashish e contestualmente è stata informata la Procura della Repubblica. Questo episodio conferma la professionalità e la dedizione degli agenti: malgrado organici ridotti e condizioni operative spesso critiche, il personale di Polizia Penitenziaria garantisce quotidianamente la legalità e la sicurezza dell’istituto, prevenendo traffici che alimentano tensioni e violenze tra i detenuti”.
Poi il sindacalista elenca le necessità della Penitenziaria: “Potenziare gli organici, fornire strumenti tecnici aggiornati (scanner, kit antidroga portatili, body cam) per contrastare le nuove modalità d’introduzione di sostanze illecite, riconoscere sul piano economico e professionale la competenza dal personale, intensificare la formazione su tecniche di ricerca e protocolli di sicurezza”.

Il Segretario Generale del SAPPE, Donato Capece, sottolinea la presenza dei drogati in carcere: “Il 30% è tossicodipendente e più del 20% degli stranieri ha problemi di droga, nonostante l’Italia sia un Paese dove i tossicodipendenti possono scontare la pena all’esterno. La diffusione di sostanze psicotrope in Italia è in aumento, sia nei consumi che nei reati penali, per cui il SAPPE rinnova i percorsi di aggiornamento professionale ad hoc per il personale”.
