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“Trasparente come l’anima, un giorno di febbraio allineava nell’azzurro i campi nudi, i monti, il mare…”. Le parole della canzone di Alice, “Febbraio”, mi riscaldano e mi fanno pensare al ritorno della primavera, mentre osservo il mio giardino in letargo, sotto la coltre di gelo.
Eppure febbraio è il mese ideale per progettare la fisionomia dei nostri spazi verdi nei mesi a venire, oltre che per preparare il terreno alle semine future, curando la manutenzione degli attrezzi da giardinaggio. La pacciamatura protettiva per le piante va mantenuta, ma si può iniziare a raccogliere con il rastrello foglie morte, rami spezzati e residui dell’inverno, aerando il terreno con la vanga in modo che respiri, e concimandolo.

A febbraio si può anche iniziare a potare con cautela (dal momento che sono sempre possibili delle gelate tardive) alcuni arbusti, siepi e varietà di rose, così come, verso la metà del mese, le piante da frutto. Questo è il periodo giusto anche per potare le stelle di Natale che abbiamo ricevuto durante le feste, per favorire il rigoglio primaverile. I rami si accorciano riducendoli a metà della loro lunghezza ed effettuando il taglio appena sopra l’innesto di una foglia. La poinsettia (il nome botanico della stella di Natale) deve poter soggiornare in un locale aerato e fresco, con molta luce e una temperatura compresa tra i 16 e i 18 gradi.

Chi ha già effettuato le prime semine all’aperto ricordi di proteggerle stendendo un telo di tessuto non tessuto, oppure ponendole in un luogo riparato dal freddo.
Il resto è attesa, timida certezza del risveglio, come nei versi di Roberto Piumini: “Fra’ Febbraio fuori viene come dalla neve il seme”.

Barbara Rossi

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