Coldiretti Alessandria dice: “La decisione non deve generare confusione nei consumatori, ma va bene se ferma la ‘Nutriscore’.

Tanto per cambiare, l’Europa pensa a cambiare le etichette dei prodotti alimentari. Che cosa ci sia dietro tali ‘astruse pensate’, resta difficile da capire. Ma tant’è: sono là perché li eleggiamo, poi li stra-paghiamo, ora ce li teniamo.

I dati

Partiamo da questo: nelle case italiane si gettano mediamente ogni anno oltre 27 kg di cibo per abitante, con perdite economiche nei bilanci delle famiglie per quasi 6,5 miliardi di euro, secondo il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna e di Last Minute Market da Borsa Merci Bologna 2023. Spesso il gesto di gettare il cibo è dovuto alla scadenza riportata in etichetta.

La proposta

La Commissione Europea ha l’obiettivo di ridurre gli sprechi alimentari. In una bozza di regolamento ha proposto di indicare in etichetta la frase “spesso buono oltre”, da aggiungere alla dicitura attuale “da consumare preferibilmente entro”. Confonderà la gente o aiuterà a non sprecare cibo? Difficili dirlo ora. 

Diciamo che l’attuale data di scadenza indica il termine oltre il quale il prodotto non può più essere venduto.
L’aggiunta della nuova dicitura “spesso buono oltre” allungherebbe i termini del consumo, dicendo che si può consumare anche oltre la data indicata. Ma allontanandosi da tale data, il produttore non garantisce i requisiti di qualità del prodotto, come sapore, odore, fragranza. 

Le parole

Il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco spiega: “Eventuali aggiunte in etichetta che aiutino a fare scelte consapevoli sono positive, purché chiare e comprensibili. Ma è importante mantenere il Termine Minimo di Conservazione riportato con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”, che indica la data fino a cui l’alimento conserva le caratteristiche organolettiche e nutrizionali”. 

Il direttore Roberto Bianco addolcisce il giudizio: “Lo scorporo del provvedimento sugli sprechi potrebbe significare che la Commissione non intende modificare le informazioni ai consumatori, come ‘Nutriscore’ o gli avvertimenti sul vino. Risultato importante per l’Italia che ha guidato il fronte dei Paesi contrari ad ipotesi che rischiano di bocciare la dieta mediterranea, senza tenere conto della quantità consumata”.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x