Il Piemonte è diventato la 1^ grande regione in Italia in cui tutti i Comuni hanno trasmesso almeno 1 dichiarazione di volontà alla donazione di organi, raccolta in occasione del rinnovo della carta d’identità. Un cammino iniziato 10 anni fa nel Comune di Settimo Torinese che impegnò il Coordinamento Regionale a formare gli operatori di anagrafe in tal senso.

Così l’assessore alla Sanità Federico Riboldi: «È una notizia positiva che ci stimola a proseguire con convinzione, per diffondere ulteriormente la cultura della donazione degli organi. I trapianti sono una riconosciuta eccellenza della sanità piemontese: ogni anno consente di salvare molte vite umane e, per questo, la donazione degli organi è un presupposto fondamentale».

Ad oggi il numero delle dichiarazioni registrate durante in rinnovo della carta d’identità è di 1.562.399, di cui il 67% favorevole alle donazioni. La registrazione di volontà presso il Comune si affianca ad altre possibili dichiarazioni: 1) atto olografo su carta libera che riporti dati e scelta; 2) compilazione di una delle tessere del Ministero della Salute o dalla Regione, con data e firma; 3) registrazione agli sportelli abilitati delle ASL; 4) iscrizione all’AIDO.
La decisione di essere o meno donatori di organi e tessuti, dopo la morte, dovrebbe essere assunta in anticipo: decidere per sé solleva i familiari dal dover scegliere in un momento di grande sofferenza per la perdita della persona amata.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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