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«Dobbiamo definire il quadro generale di applicabilità della telemedicina. Su questo fronte, le Regioni in questi anni hanno compiuto passi da gigante, ma a velocità diverse ed ora necessitano con urgenza di una cornice normativa nazionale condivisa, in modo da non disperdere un patrimonio di innovazioni, la cui esigenza è resa drammaticamente evidente dall’emergenza coronavirus».
Cosi il coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, che questa mattina ha promosso la costituzione di un tavolo tecnico nazionale per l’applicabilità della telemedicina in Italia.
«L’emergenza coronavirus – osserva il coordinatore Icardi – ha dimostrato quanto siano importanti tecnologie come il teleconsulto, la televisita e il telemonitoraggio per assicurare la continuità delle cure, ridurre gli spostamenti ed evitare occasioni di contagio. La telemedicina è essenziale nel piano della medicina territoriale. Ci sono singole esperienze regionali che stanno producendo risultati importanti, purtroppo il più delle volte non replicabili su scala nazionale per limiti normativi e tecnologici. La “Fase 2” della Sanità in Italia non deve lasciarsi sfuggire l’occasione di dotare il Paese di strumenti tecnologici all’avanguardia, che ormai sono alla portata di tutti, ma richiedono innanzi tutto la condivisione delle regole».

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"