Presentato il bando regionale “AcqueVive 2025”, con una dotazione di 3 milioni di euro, confermata anche per il 2026 con la medesima cifra, per attuare il Piano di Tutela delle Acque, finalizzato al raggiungimento del buono stato ecologico e chimico, allo sviluppo di soluzioni basate sulle infrastrutture verdi e sui servizi eco-sistemici che la natura è in grado di offrire: protezione dalle ondate di calore, riequilibrio del ciclo dell’acqua, riduzione del rischio idrogeologico e del dissesto, miglioramento della biodiversità. Vengono così attuati gli indirizzi dell’UE sul ripristino della natura e sulla necessità di riattivare un corretto ciclo delle acque, adottando pratiche di sostenibilità e infrastrutture verdi per migliorare, entro il 2030, l’infiltrazione delle acque nel suolo, prevenendo l’inquinamento chimico.

Questa costante fonte di finanziamento, rinnovata ogni anno, consente agli enti locali la possibilità di farsi promotori di progetti di riqualificazione degli ambienti acquatici del loro territorio, sia a scala locale sia di area vasta, con un contributo che cresce in proporzione al numero dei partner fino a 600.000 euro. In occasione della presentazione di “AcqueVive 2026”, sono stati premiati i vincitori dell’edizione 2025: il sindaco di Villanova Canavese (TO), Roberto Ferrero; il progettista del Comune di Demonte (CN) Marco Spada e la funzionaria Chiara Mastretta, in rappresentanza della Città Metropolitana di Torino.

LE PAROLE – Così il presidente Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati: «Il bando “AcqueVive” fa parte della strategia regionale per prendersi cura dei luoghi in cui viviamo: fiumi, laghi e torrenti sono corpi idrici vivi e noi ci occupiamo del miglioramento della loro salute. Grazie a questo progetto, avviato nel 2018, siamo riusciti a piantumare oltre 200.000 alberi, occupandoci anche delle acque sotterranee, oltre che di quelle superficiali».
