Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il Programma annuale 2025 in materia di movimenti migratori, per il quale è previsto lo stanziamento di 300.000 euro. L’obiettivo è quello di supportare e mantenere i legami con i piemontesi residenti all’estero. Storicamente, l’emigrazione piemontese ha visto un grande esodo verso diverse destinazioni, in particolare verso l’Argentina, soprattutto nel periodo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. Il Programma si propone di mantenere viva la memoria di questo importante fenomeno migratorio, rafforzando il legame tra il Piemonte e i suoi emigrati e valorizzando il loro contributo alla storia e alla cultura dei paesi che li hanno accolti.
Le comunità regionali all’estero, circa 6 milioni di persone di origine piemontese, rappresentano un importante bacino per il cosiddetto “Turismo delle Radici”, rivolto soprattutto a quei giovani che vogliono scoprire la terra dei loro avi. E c’è spazio anche per il Festival “Radici”, promosso e curato dalla Fondazione Circolo dei lettori, per stimolare riflessioni sull’identità individuale e l’identità dei popoli, declinando al plurale la comune situazione delle comunità migranti che racchiudono in loro culture, tradizioni e legami del territorio di origine e di quello di approdo.
Verrà ancora proposto alle scuole secondarie superiori piemontesi il “Viaggio del ricordo”, per approfondire le dinamiche sui temi dell’esodo istriano e dei profughi istriani arrivati in Piemonte.
