La Regione Piemonte ha approvato l’assegnazione di 72 defibrillatori semiautomatici e automatici (DAE) ai rifugi alpini ed escursionistici del territorio montano piemontese, accompagnata dalla formazione di 61 gestori e responsabili delle strutture. Investimento 1 milione di euro.
Il provvedimento permette di dotare i rifugi gestiti di strumenti essenziali per intervenire tempestivamente in caso di arresto cardiaco, una delle principali cause di morte improvvisa in ambiente alpino. Le nuove dotazioni interesseranno 7 province su 8: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Torino, Vercelli, Verbania, con priorità alle strutture a quote elevate e distanti da presidi sanitari.

Dopo la fase istruttoria sono state ammesse 72 strutture distribuite su tutto l’arco alpino piemontese. Parallelamente all’acquisto dei dispositivi, la Regione attiverà – tramite Azienda Sanitaria Zero – specifici percorsi di formazione sull’uso dei DAE, rivolti a 61 gestori e operatori.
Questi interventi si inseriscono nella strategia regionale per la montagna, che punta a garantire servizi essenziali nelle aree interne, valorizzando il ruolo sociale dei rifugi e promuovendo un turismo all’aperto sicuro e sostenibile.

LE PAROLE – Così l’assessore alla Montagna, Marco Gallo: «È un investimento che non riguarda solo le nostre montagne, ma tutte le persone che ogni giorno le vivono: gestori, escursionisti, famiglie, sportivi. Con questo intervento costruiamo una montagna più sicura, moderna e responsabile, perché la sicurezza non è un dettaglio, ma permette ai territori di continuare a essere vivi, attrattivi e accoglienti».
Così l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi: «La tutela della salute in ogni parte del territorio è una priorità assoluta per la Regione: sono soddisfatto della collaborazione tra i due assessorati. Questa iniziativa certamente ottimi risultati, contribuendo a creare una cultura della sicurezza e della prevenzione».
