Inflazione: inizia il taglio dei consumi

Qualche mese fa abbiamo parlato della pratica della “Shrinkflation”, che per chi non lo ricordasse è una mossa di marketing messa a punto dalle aziende, principalmente del settore alimentare, che consiste nel ridurre le quantità o il peso in un pacchetto, non variando però il prezzo dell’articolo, dando in questo modo l’illusione all’utente finale della invarianza del prezzo.

Poiché l’attenzione al risparmio e alla riduzione dei consumi è una tendenza sempre più diffusa e in certo incremento durante i prossimi mesi, da una ricerca effettuata su un campione di popolazione, è emerso che otto italiani su dieci stanno riducendo i consumi di energia elettrica e gas, con alcune accortezze come evitare di accendere il forno, lavare a mano i piatti piuttosto che con la lavastoviglie e fare la doccia in palestra piuttosto che a casa.
Un campione più ridotto invece ha affermato di aver già tagliato gli acquisti di articoli superflui durante la spesa settimanale e che sta scegliendo solo prodotti che hanno mantenuto un rapporto quantità elevato, a discapito della qualità e le spese per svago e shopping o viaggi.
Oltre all’incremento della componente energetica, questo inizio di stallo nei consumi è sicuramente da imputare alla politica economica della BCE, che continuando ad incrementare i tassi di interesse, mira al blocco dei consumi per frenare l’inflazione.

A farne le spese come al solito è il ceto più debole, che nutre speranze nell’insediamento del nuovo governo, auspicandosi manovre efficaci per porre un tetto ai prezzi ed aiuti economici importanti per far fronte al lungo e difficile periodo che ci aspetta.

Andrea Coslovi

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x