Indipendenza dal gas russo? Forse nel 2024-2025

È di ieri, la notizia data da Cingolani, sul raggiungimento del target del 90% di stoccaggio del gas, ben un mese prima dell’obiettivo che ci si era posti; ora si punta ad arrivare al 92/93% entro fine ottobre.
Se raggiungessimo questo traguardo, potremmo passare un inverno tranquillo ed eventualmente procedere ai razionamenti solo da febbraio, in caso di picchi di consumo.
Tutto ciò è stato reso possibile grazie al lavoro intenso del governo, aiutato dai principali fornitori di energia.

Anche se una prima “missione” è stata compiuta, la vera sfida, sarà l’inverno 2023/2024 in quanto quest’anno avevamo già gli stoccaggi al 75%, grazie ai precedenti accordi con la Russia, che sono ora sospesi come risaputo.
Per superare questo ennesimo ostacolo, è fondamentale prendere accordi con diversi fornitori, tenendo bene a mente gli errori fatti nel passato ed evitando di poter essere soggetti a ricatti in futuro da parte di nazioni, diversificando.
Ci sono delle novità in questo ambito come l’accordo preso da Enel con Sonatrach, la compagnia petrolifera algerina per la fornitura di gas naturale: il contratto prevede volumi addizionali per il 2022 e la possibilità di aumentare ulteriormente le forniture negli anni successivi, oppure l’intenzione di Eni di prendere accordi commerciali anche con altri paesi dell’Africa come Egitto, Nigeria, Mozambico e Congo.

La necessità dei rigassificatori

Con le forniture ed i volumi in incremento, vi è la necessità di avere nuovi rigassificatori, impianti che ricevono il gas in forma liquida e lo trasformano in forma gassosa.
Per ottenere volumi maggiori, il gas va trasformato dalla forma gassosa a quella liquida: questo processo viene fatto portando la temperatura del gas a -162 °C, il gas in questo modo è trasportabile via nave ed una volta raggiunto il rigassificatore, viene trasferito  mediante tubi ad acqua marina che, aumentando la temperatura a poco a poco, lo trasferiscono in serbatoi costruiti apposta e sufficientemente capienti per poter contenere in sicurezza il gas.
Nel nostro Paese attualmente questi impianti sono tre e si sta lavorando per il quarto, quello di Piombino e si dovrebbe ottenere il via libera per renderlo operativo al 100% per la prossima estate.

Andrea Coslovi

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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