ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024 è calato in Europa il numero di persone a rischio povertà ed esclusione sociale. E’ quanto rileva l’Eurostat. Nello specifico il calo è dello 0,3%, con il tasso delle persone in difficoltà economica al 21% della popolazione UE. Pertanto 93 milioni di persone hanno ancora problemi quotidiani ad andare avanti. I tassi più alti di rischio povertà o esclusione sociale si registrano in Bulgaria, Romania, Grecia, Spagna e Lituania. I livelli più bassi in Repubblica Ceca, Slovenia, Paesi Bassi, Polonia e Irlanda.
Rischio povertà ed esclusione sociale comportano diverse conseguenze. Per le famiglie si tratta di incapacità di affrontare spese impreviste, saldare le spese, non permettersi di pagare una settimana di vacanza annuale lontano da casa, impossibilità di sostituire mobili usurati. Per i single si misura il diverso grado di capacità di poter pagare l’abbonamento internet, abiti nuovi, o potersi dedicare regolarmente ad attività ricreative.
Dunque l’Italia, paese in cui spesso si parla di questo argomento, è fuori dai primi 5 e dagli ultimi 5, quindi nei 17 paesi al centro della graduatoria e, presumibilmente, dentro la media europea.
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