L’arrivo del maltempo con piogge diffuse sta salvando parzialmente dalla siccità una situazione che, sul territorio provinciale, nel 2022 si è chiusa con piogge dimezzate rispetto alla media. Un bilancio preoccupante che rispecchia i drammatici dati nazionali, con circa 50 miliardi di mc di acqua in meno caduti in Penisola, con drammatici effetti per l’ambiente, l’agricoltura e il turismo della neve.

Manca la neve

In questa stagione la caduta della neve (che non c’è) è determinante per il recupero delle risorse idriche nelle montagne e per favorire la produzione agricola, secondo il vecchio adagio contadino “sotto la neve il pane”.

Una situazione difficile che fa seguito ad un 2022 che si classifica come l’anno più bollente mai registrato prima, con una temperatura di 1,6° sopra la media storica in cui sono cadute quasi 1/3 di precipitazioni in meno. Uno scenario sul quale pesa la crisi energetica con più di una azienda agricola su dieci (13%) a rischio di chiusura.
La carenza di pioggia e neve non consente, infatti, di ripristinare le scorte idriche nei terreni, negli invasi, nei fiumi e nei laghi.

I commenti e i consigli

Coldiretti Alessandria, per bocca del presidente Mauro Bianco, spiega che “la pioggia e la neve sono importanti, per dissetare i campi resi aridi dalla siccità e ripristinare le scorte idriche in terreni, invasi, laghi, fiumi e sulle montagne, dove i ghiacciai perdono superficie e spessore. Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli, senza i quali è a rischio la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare”.

E il direttore Roberto Bianco rincara la dose: “La finta primavera inganna le coltivazioni, favorendo un risveglio che le rende vulnerabili: un eventuale arrivo del gelo porterebbe danni incalcolabili. Di fronte alla tropicalizzazione del clima, occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà. Per questo servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave per raccogliere l’acqua piovana”.

 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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