Immagine simbolo della sovranità alimentare italiana

Attenzione al pericolo ‘Italian sounding’: nel mondo ci sono 2 imitazioni per ogni prodotto originale italiano, valore 120 mld di euro.

E’ record storico per l’export Made in Italy alimentare sulle tavole delle festività di tutto il mondo, spinto da vini, spumanti, grappa e liquori, panettoni, formaggi, salumi. E’ quanto emerge dal bilancio Coldiretti sulla base della proiezione su dati Istat del commercio estero relativa al mese di dicembre 2023.

Una tendenza che dimostra come l’agroalimentare italiano abbia resistito alla crisi generata dalla pandemia, raggiungendo a fine anno il record storico nelle esportazioni (64 miliardi nell’intero 2023).

Cibo ‘made in Italy’ sotto attacco

Nel mondo

Sono state stappate quasi un miliardo di bottiglie di spumante italiano nel 2023, più del triplo di quelle di champagne che scendono ad appena 300 milioni, anche se i transalpini spuntano ancora prezzi superiori. Dalle stime di Coldiretti si evidenzia un valore di esportazioni di spumante all’estero superiore ai 2,2 miliardi.

Un successo sul quale pesa il falso Made in Italy agroalimentare (120 miliardi di euro); in pratica nel mondo ci sono ben 2 imitazioni per ogni prodotto originale Made in Italy. Il cosiddetto ‘Italian sounding’ riguarda tutti i continenti e colpisce in misura diversa tutti i prodotti.

Secondo il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco “a far esplodere il falso è stata, paradossalmente, la ‘fame’ di Italia all’estero, con la proliferazione di imitazioni low cost. Ma preoccupano anche i nuovi accordi commerciali UE, che riguardano Paesi dove sono diffuse le imitazioni”.

L’etichettatura

È importante sottolineare l’importanza del provvedimento, voluto da Coldiretti, per dare trasparenza ai consumatori e alle imprese, con la proroga fino al 31 dicembre 2024 per l’indicazione in etichetta della provenienza della materia prima. La cosa riguarda pasta, riso, pomodoro, carni suine trasformate, latte e prodotti lattiero-caseari, quei prodotti, insomma, che spingono la candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco.

Spiega il direttore Coldiretti Alessandria, Roberto Bianco: “L’obbligo di etichettatura di origine sul Made in Italy risponde alla richiesta dell’86% degli italiani. La firma del decreto sull’etichettatura di origine rappresenta un passo determinante per impedire che vengano spacciati come Made in Italy prodotti di bassa qualità provenienti dall’estero”.

Emblema del cibo ‘Made in Italy’

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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