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roberto-bruzzone1Mi chiamo Roberto Bruzzone, ho 36 anni e sono di Ovada. Di professione scalo montagne e attraverso paesi…con una gamba sola”. È questa in sintesi la biografia dello sfortunato atleta ovadese, noto al grande pubblico per alcune apparizioni televisive in programmi di avventura (Wild su Italia Uno, ad esempio).
Il suo soprannome è “Roby da matti” ma, nonostante tutto, riesce a stupire i suoi conoscenti e fans ogni volta che decide di partire per una nuova avventura. Stavolta Bruzzone e il suo team hanno deciso di effettuare una lunghissima traversata di 2.200 chilometri circa, collegando Lima con Tiwanaku (dal Perù alla Bolivia) in quattro mesi, proprio nella stagione delle piogge. L’avventura è iniziata da circa un mese e prevede il passaggio dalle Ande, la catena montuosa più lunga del mondo dove si trova il picco dell’Aconcagua (6962 metri sul livello del mare), vetta che Roberto Bruzzone conosce bene da quando la scalò nel 2010. L’altezza media della catena andina è di 4000 metri, a questa altitudine si possono trovare dei villaggi abitati ed è proprio per questo motivo che esistono antiche vie e sentieri commerciali che tagliano i fianchi delle montagne per migliaia di chilometri. “La nostra percorrenza media sarà di venti chilometri al giorno” ha raccontato “Roby da Matti” pochi giorni prima della partenza, spiegando che la traversata sarà effettuata esclusivamente a piedi in autogestione. “Ho ancora voglia di mettermi in gioco in giro per il mondo” ha aggiunto l’atleta del team “I camminatori con la gamba in spalla” (“In onore della gamba di riserva che mi porto sempre nello zaino!” spiega Bruzzone). La perdita della gamba destra per un incidente in moto non ha lasciato troppi strascichi nella mente dell’ovadese proprio grazie allo sport – e in particolare all’atletica. “Ma in pista nonostante i tempi fossero soddisfacenti non mi sentivo a mio agio fino in fondo. Così, un bel giorno, ho accolto l’invito del mio amico e preparatore atletico Alessio Alfier a cimentarmi con il trekking, uno sport appassionante a contatto con la natura”. In pochi anni i due hanno iniziato a macinare chilometri e a collezionare avventure, dal Giro della Corsica al Kilimangiaro, dal deserto del Naib all’Aconcagua.

Luca Piana

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