Ha avuto inizio, nel Salone Narrativo di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Alessandria, il progetto ‘Music and Motherhood’, promosso dall’Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità.

In questo percorso viene sperimentata la potenza curativa della musica contro la depressione post partum, attraverso un ciclo di 10 incontri settimanali di canto di gruppo, come uno strumento verso la rinascita emotiva senza l’intervento di farmaci. Il canto di gruppo ha mostrato di contribuire a de-medicalizzare il processo di cura, favorendo l’utilizzo di risorse non sanitarie presenti sul territorio, come ricordano risultati recentemente pubblicati e le esperienze di Selena Bricco, Claudia Murachelli e Anna Guido, musiciste e leader di canto in questo progetto che vede la già affinata collaborazione del Conservatorio Vivaldi di Alessandria.

Una ricerca condotta nei consultori familiari ha infatti mostrato la capacità del canto di migliorare lo stato emotivo delle neomamme con sintomi di depressione. Grazie al canto è stato possibile coinvolgere nel progetto anche donne straniere, con padronanza linguistica non sufficiente per essere avviate alla psicoterapia in italiano.

Questo intervento di umanizzazione della cura e di prevenzione con strumenti artistici è reso possibile dalla sensibilità di Michela Testa, coordinatrice infermieristica e di Carla Pisani, Dirigente medico di Ostetricia e Ginecologia e referente del Percorso nascita, promotrice di interventi volti alla comprensione più ampia dell’essere donna, in dialogo con la Dott.ssa Patrizia Santinon, psicoanalista, responsabile scientifico del progetto. Questi temi verranno esplorati con l’aiuto della Dott.ssa Elisabetta Raho, psicologa, figura di continuità degli incontri con le mamme.
Il Centro Studi per le Medical Humanities DAIRI, diretto dalla dott.ssa Mariateresa Dacquino, contribuisce a disseminare la cultura della memoria, della condivisione, dell’utilità e della bellezza nei luoghi della cura.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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