Trionfo senza precedenti per l’Italia del minigolf ai Campionati Mondiali Assoluti di Neheim-Hüsten, in Germania. La FIGeST ha portato a casa 1 medaglia d’oro e 1 di bronzo, risultati che riscrivono la storia del movimento azzurro a livello internazionale.
Il momento più alto di questa memorabile spedizione è stato l’impresa del duo Anna Bandera-Paolo Porta, Campioni del Mondo nella gara a coppie miste. Con una performance impeccabile, i 2 azzurri hanno dominato la competizione, dimostrando un’intesa e una tecnica eccezionali sui difficili percorsi tedeschi. Un risultato straordinario che si incrocia, in perfetta sinergia, con i valori individuali, visto che la Bandera è campionessa italiana in carica e n. 2 al mondo, mentre Porta è campione italiano in carica e numero 7 delle classifiche internazionali.

A coronare il successo azzurro si è aggiunta la medaglia di bronzo conquistata da Anna Bandera nel Matchplay individuale, mentre la squadra femminile ha concluso al 4° posto, a un solo colpo dalla medaglia di bronzo. Quella maschile, invece, è finita al 5° posto, migliore prova azzurra degli ultimi 15 anni, superando nazionali di grande tradizione come Austria, Finlandia e Danimarca.
Eccellenti anche i 2 quarti posti individuali di Martina Saletta e Paolo Porta nel matchplay di categoria.
Un plauso speciale va ai coach Michele Attulino, Ivano Molteni, Dieter Kaufmann e Stefan Zischg, che hanno saputo preparare al meglio il team di casa nostra, infondendo fiducia e supportando ogni atleta in ogni singola sfida. Il loro impegno e la loro professionalità sono stati un pilastro fondamentale per il raggiungimento di questi storici risultati.

LE PAROLE – Così il presidente nazionale FIGeST, Enzo Casadidio: “Siamo estremamente fieri dei nostri atleti e di quanto hanno dimostrato in Germania. L’oro nella gara a coppie miste e il bronzo individuale sono la conferma della validità del nostro progetto tecnico e della crescita costante del movimento. Un ringraziamento speciale a tutto lo staff che ha creduto in questo percorso e ha lavorato senza sosta per renderlo possibile”.
