La scorsa settimana, nella giornata di giovedì 10 aprile, durante regolari perquisizioni nel reparto Alta Sicurezza della Casa di Reclusione di Saluzzo, la Polizia Penitenziaria ha sequestrato 10 telefoni cellulari, 3 schede SIM e numerosi accessori, tra cui cavetti, alimentatori e dispositivi bluetooth, tutti accuratamente nascosti nelle celle. Spiega il SAPPE, per voce del segretario piemontese Vicente Santilli: “Il materiale era nella disponibilità di 6 detenuti italiani, condannati in via definitiva per gravi reati, tra cui associazione di tipo mafioso e altro. Si tratta di un episodio grave che conferma l’uso illecito di telefonini nelle carceri, una minaccia concreta alla sicurezza collettiva. La professionalità e l’intuito degli agenti ha permesso la scoperta dei dispositivi. Bisogna intervenire, dotando le strutture di tecnologia di controllo e sistemi di bonifica elettronica e personale qualificato”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ricorda numeri pesanti: “Nel triennio ’22-’24, nelle carceri italiane, sono stati sequestrati dalla Penitenziaria 4.931 telefonini. Non possiamo permettere che questi episodi diventino la norma. La sicurezza di operatori, detenuti e comunità è a rischio”.
