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Dopo le note vicende riguardanti le partecipate del Comune, ora a rischiare la chiusura è una partecipata della Provincia, Energia e Territorio, che si occupa di digital service e servizi informatici. Durante la seduta del Consiglio Provinciale di ieri, si è votata una delibera per mettere sul mercato l’azienda ‘con forme di alienazione di evidenza pubblica’, e, qualora non si riuscissero a trovare acquirenti, verrà sciolta e il servizio verrà affidato in house.
La delibera ha raggiunto il numero sufficiente di voti per essere approvata, anche se all’interno della maggioranza si è rischiata una spaccatura sull’argmoneto. Non hanno infatti voluto partecipare al voto il consigliere dell’Idv Vincenzo Demarte, ed il consigliere Dino Angelini, seppur con motivazioni differenti.
Demarte ha deciso di non esprimersi per ‘motivi personali’ (il figlio è attualmente un dipendente della partecipata), mentre Dini si è astenuto in quanto, da buon ‘tecnico’, preoccupato per una fideiussione di circa 2 milioni di euro utili a coprire un mutuo che Energia e Territorio aveva contratto con la Banca Monte dei Paschi di Siena nel 2010. Anche i consiglieri di minoranza hanno deciso di non partecipare al voto uscendo dall’aula.
Il consigliere Demarte, in seguito alle votazioni, ci ha spiegato di essersi astenuto in quanto ‘la priorità è il lavoro delle persone’. ‘Ho preso una posizione netta al riguardo’, ci spiega, ‘l’importante è la salvaguardia dell’occupazione, occorre tutelare il diritto al lavoro di tutti. Questa è una società che poteva avere molto sviluppo, c’erano dei cantieri e dei progetti aperti, come la rigualificazione e il potenziamento del Museo Marengo, che però sono stati abbandonati per scelta della dirigenza della partecipata.’

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