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Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale Luca Servato:

“Quando si parla di rispetto e valorizzazione della natura e del territorio non possiamo non parlare della greenway.

Penso sia fondamentale utilizzare però una tecnologia tale da poter permettere ilmantenimento dei binari ferroviari, grazie alla pavimentazione Strail, costituita da “pedane ad incastro facilmente removibili in caso di una futura ripresa di moto della linea ferroviaria in questione”. La Greenway deve essere un modo per aprirci al turismo sportivo senza però nuocere, com’è capitato in altri contesti in cui è prevalsa la scelta dell’eliminazione delle rotaie (avviate a recupero come materiale ferroso) e dello smaltimento delle traversine, scelta peraltro documentata da alcune ricerche dello stesso Politecnico di Milano. [Brian Pacilli, Progetto di una Greenway per la valorizzazione della pianura veronese tra Tartaro e Tione, 2009].

La storia dei trasporti degli ultimi 150 anni dimostra come il treno sia oggi nuovamente oggetto di grande interesse, a fronte dei consumi enormi del trasporto aereo civile e la faticosa ricerca di carburanti alternativi meno inquinanti per le auto. Quest’idea è condivisa anche dal Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, che in un recente articolo sul Sole 24 Ore ha ribadito come “la prima strategia contro lo smog è la «cura del ferro»”, ovvero un maggior investimento sulla rete ferroviaria, segno che progetti con alla base l’eliminazione dei percorsi, sia pure oggi in disuso, potrebbero costituire una grave perdita in prospettiva.

La politica stessa di molte grandi città europee va nella direzione di favorire l’uso di treni e metropolitane leggere, riducendo l’accesso all’auto nel centro storico e rallentando la velocità massima in larghe parti del restante abitato.

Tutto questo non può che spingerci a considerare con particolare prudenza ogni intervento teso a eliminare in modo quasi permanente i binari, come taluni progetti di Greenway hanno comportato per le nostre reti ferroviarie, vere e proprie eredità pagate dalle generazioni passate.

Pertanto, proprio al fine imprescindibile di mantenere rotaie e traversine al loro posto, permettendo un loro ripristino ferroviario in futuro, sono a dichiarare il mio favore ad ogni iniziativa che muova nella direzione della vera sostenibilità ambientale e del miglioramento dell’offerta turistica del nostro Monferrato.

Sempre il Ministro Graziano Delrio, ha esplicato come l’implementazione delle strategie per la mobilità deve puntare sulla “politica della ciclabilità” che è molto rilevante. Ha aggiunto che si sta ragionando con Rfi e Trenitalia per attrezzare i treni in modo che ci possa essere “questo scambio di modalità di trasporto”. Sono già stati stanziati 91 milioni nel triennio per la ciclabilità.”

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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