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L’Alessandria batte 1-0 la Carrarese con un rigore (dubbio) e sale in classifica a 44 punti, a -1 dal 5° posto. Lo ha fatto con la maglia celebrativa dei 109 anni, esempio di innovazione ecologica visto che è fatta con materiali plastici riciclati.
Era una gara importante per entrambe: i grigi hanno vinto dopo 5 turni, i giallo-azzurri (con tanti assenti) restano a 35 punti (11° posto) e sono fuori dalla zona playoff.
Ma è stata una partita brutta, fallosa, in gergo di dice “fisica” e “sporca”. Nel complesso poco calcio e tanti calci, poco gioco e tanti lanci. Per chi ha vinto va bene così. 

LA PARTITA – Schieramenti come previsto: Alessandria 3-5-2, Carrarese 4-2-3-1. Al 3′ punizione di Di Quinzio, nessuno in area la tocca e il portiere Mazzini respinge di piede. Al 7′ il pressing di Arrighini mette in difficoltà Ermacora, che tocca la palla in corner, ma nel contrasto l’attaccante allarga astutamente la gamba, lo tocca e va giù. Assistente e arbitro sono d’accordo nel concedere il rigore, che però non c’è, lo dimostrano le immagini. Sul dischetto va Eusepi e fa 1-0. I toscani reagiscono: al 19′ Piscopo calcia sul primo palo, Pìsseri mette in corner, poi dice no al 38′ a Marilungo che ci prova dal limite col destro.
Nella ripresa Carrarese avanti e Alessandria a difendere. Poco gioco e tanti falli, quasi nulla da segnalare. Al 73′ protagonista ancora il portiere alessandrino, bravo di piede su Marilungo che poi spedisce alto. Subito dopo contropiede grigio (l’unico) con Casarini che sfiora il palo. Da qui alla fine succede poco: Pìsseri blocca un cross di Infantino (76′) e Mazzini ferma (79′) un destro debole di Eusepi. Stop. Gode l’Alessandria.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.