Il punto di partenza è sempre quello, non va dimenticato: l’Alessandria è già retrocessa in  serie D, e la gara con la Pro Patria è figlia della classifica e della situazione. Ma se, da una parte non c”era nulla da salvare, dall’altra, come ripetuto dal tecnico Binotto, era una bella vetrina per i giocatori per mettersi in mostra. Qualcuno lo ha fatto mettendoci impegno, qualcun altro no, mostrando indolenza e menefreghismo. Niente  di nuovo, però: lo strano mondo del calcio è fatto di queste cose e la mentalità dei calciatori è così. A tutti i livelli.

Discorso diverso per la squadra ospite, che voleva raggiungere la matematica certezza della salvezza strizzando l’occhio, in seconda battuta, agli spareggi promozione. Obiettivi centrati: i bustocchi sono salvi e a -1 dal decimo posto che, nelle prossime due gare, possono forse agganciare. Sempre giocando con almeno 5 ‘under’ in  campo, ha sottolineato il  tecnico Colombo, bandiera biancoblù da giocatore poi passato in panchina.

La partita

Ritmi bassi da fine stagione, poco agonismo, pochi falli. Pro Patria più organizzata e più forte tecnicamente, Alessandria sul pezzo con alcuni protagonisti e non con altri, col risultato che mancava sempre qualcuno all’appello per sembrare una squadra decente. E infatti è arrivata la sconfitta numero 24 per i grigi che, da 13 gare, non vincono in casa. Ultimo successo il 31 ottobre, 2-0 all’Atalanta U23.

Meglio di tutti il centravanti bustocco Castelli, autore di una doppietta che lo ha portato a 13 gol nella sua migliore stagione da ‘pro’. Dopo 5′ il vantaggio ospite: cross da sinistra di Ndrecka, Castelli sguscia d”astuzia e tocca in rete, col portiere Spurio sorpreso, soprattutto dalla staticità dei compagni. 0-1
Al 15′ il pareggio: rimessa laterale di  Ciancio, spizzata di Siafa, controllo e tiro-gol di Mastalli, 1-1. Per lui 4° gol stagionale, raggiunto Gazoul come bomber di squadra.
Passano altri dieci minuti e la Pro passa ancora: è il 25′ quando l’ex Christophe Renault crossa e Citterio conclude, il portiere Spurio dice no ma, sulla respinta, Castelli fa una rovesciata spettacolare e segna l’1-2. Doppietta che lo porta a 13 reti in campionato, suo meglio di sempre.

Da lì alla fine poca roba, con gli ospiti a gestire e i padroni di casa a cercare il pareggio. Inutile dire che nulla è cambiato, nemmeno con la superiorità numerica dei grigi per mezzora, dopo l’espulsione di Saporetti al 63′ per doppia ammonizione. Si poteva fare di più? Certo! Ma con un po’ di voglia, di concentrazione, di attenzione che. in metà dei grigi, non c’era. Nella mezzora 11 contro 10 due occasioni: un gol sbagliato da 2 metri di Mastalli e una bella giocata di Gazoul: doppio dribbling e tiro sul primo palo, gran parata di Rovida. Il tutto sotto gli  occhi di una Curva Nord vuota, uno stadio vuoto e ben 7 spettatori  da balcone. Da quel palazzo lì si vede bene, non si  paga. E si prende il sole. 

 

 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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