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L’Alessandria batte il Como 2-0 e resta in vetta a punteggio pieno, con sei vittorie in sei partite, giocate sempre alla stessa ora, le sei e mezza del pomeriggio. Il vantaggio sulla seconda, la Cremonese, si dilata a +5, vista la sconfitta ‘a sorpresa’ dei grigiorossi nel derby col Piacenza, dai grigi battuto una settimana prima. Segno di dominio? Un po’ sì, ma siamo solo all’inizio e le difficoltà, prima o poi, arriveranno. Certo è che la sensazione che si ha, guardando la squadra di Braglia, è di forza d’urto impressionante, di superiorità fisica e tecnica che finora ha demolito gli avversari. E anche quando l’avversario si è rivelato ‘difficile’ (vedi Lucchese e Arezzo) l’Alessandria si è mostrata compatta, determinata e capace di soffrire. Morale: solo vittorie. E la foto (Serena Russello) dell’esultanza di ieri, dopo l’1-0, la dice lunga sull’armonia del gruppo, con tutta la panchina in campo a festeggiare.
Lo ha riconosciuto in sala stampa Fabio Gallo, allenatore del Como, che ha definito l’Alessandria “più forte di noi, già pronta, così com’è, per fare un campionato importante in serie B. Però prima deve vincere il campionato”. Già, ed è per quello che è stata costruita.
Ieri sono arrivati il primo gol in campionato di Mezavilla (27′) e i secondo di Bocalon (34′) che ad inizio ripresa ha preso una clamorosa traversa che avrebbe chiuso la gara dopo meno di un’ora. Il controllo mandrogno è stato totale, per carità, però quel terzo gol avrebbe tolto energìe ad un Como che invece, fino alla fine, ha sperato di riaprirla, soprattutto dopo l’espulsione di Cazzola (81′), la prima della stagione grigia, senza però mettere mai in pericolo Vannucchi.
La grana adesso è che il ‘medianone’ sarà squalificato (rischia due giornate) e non ci sarà con la Cremonese lunedì prossimo (20.45), costringendo Braglia a fare a meno di un gigantesco ombrello a centrocampo, uno dei cinque ‘imprescindibili’ di questa squadra: Vannucchi, Gozzi, Piccolo, Cazzola, Gonzalez. Ma è pronto Gianluca Nicco, che tutti ricordiamo l’anno scorso ‘imprescindibile’ della squadra di Gregucci, capace di ‘correre per due’ nell’arco di mesi. Finché lo ha fatto l’Alessandria ha retto, poi…..
Da registrare infine, altre due note positive: la prima gara intera di Alessio Sestu, in continua crescita, e i 4.000 spettatori abbondanti al ‘Moccagatta’ per la seconda volta consecutiva.
Nel posticipo di lunedì, probabilmente, saranno di più, nonostante la diretta di RaiSportUno, stabilendo un altro piccolo ‘record’ dell’Alessandria di Di Masi, la prima squadra di calcio in Italia a portare il ‘Teddy.Bear.Toss’, ovvero il lancio in campo di peluche a scopo benefico, iniziativa nata nell’hockey americano. Una parte del costo del peluche (10 €), che trovate in più di 40 negozi cittadini, andrà all’UNICEF, che lo destinerà ai bambini terremotati del Centro Italia, mentre i pupazzi lanciati  in campo verranno raccolti e consegnati alle strutture pediatriche della provincia. Bella cosa.
NON DIMENTICATE DI COMPRARE L’ORSETTO!!!

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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