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Cominciamo dalla foto, che ha molto di inglese. I giocatori vincenti sono schierati, tutti abbracciati, davanti ai propri tifosi, nell’angolo di stadio a loro riservato. Cori e salti dopo la bella e giusta vittoria della Carrarese, 3-2 sull’Alessandria. Una foto che dà un’immagine chiara della ‘realtà a sé stante’ che sono i toscani.
E proseguiamo con quel rigore non dato al 2′ di gioco, che avrebbe indirizzato, se realizzato, la partita in un altro modo: lancio di 40 metri di Prestìa, il portiere Borra esce a spasso dall’area e non trova il pallone, De Luca indirizza verso la porta, la palla passa e viene raggiunta da Santini che la rimette in mezzo, Borra è ancora fuori posizione e De Luca è lì, nell’area piccola, pronto a colpire di testa. Viene spinto da dietro, va giù: il rigore è chiaro, solare, netto, la visuale è libera in tutte le direzioni, ma arbitro e assistente si scambiano una sguardo e fanno proseguire. In serie C la VAR non c’è, non si può rivedere. Ma anche a occhio nudo il rigore ‘si doveva fischiare’. La partita, se avesse segnato l’Alessandria, avrebbe avuto una storia diversa. Poi magari avrebbe vinto lo stesso la squadra giallo-azzurra, apparsa comunque superiore. Però era tutto da vedere.

LA PARTITA – Squadre schierate secondo le previsioni: Alessandria con Santini e De Luca punte nel 3-5-2, Carrarese col 4-2-3-1 e la coppia di capocannonieri Tavano e Caccavallo. Il tecnico ospite Baldini schiera la difesa altissima e i suoi fanno pressing nella trequarti avversaria, D’Agostino dispone la squadra corta e rapida a ripartire.
E infatti al 2′ succede l’episodio già narrato, con il portiere toscano Borra che, ancora scioccato dai 5 gol di marzo e costretto dallo schema a fare il libero, esce a vuoto e da lì arrivano il cross di Santini e il rigore negato a De Luca. Il portiere uscirà poi un altro paio di volte così, ma con meno rischi. E comunque i grigi reggono bene l’urto con il super-attacco della categoria e il primo tempo scorre via senza grandi sussulti: parata centrale di Borra su inzuccata di De Luca al 5′ (punizione di Agostinone) e paratissima al 34′ di Cucchietti, che toglie la palla dall’incrocio su sinistro dalla distanza di Caccavallo.

Nella ripresa la girandola delle reti. La Carrarese alza il pressing e la squadra di casa va in difficoltà: Maltese perde palla sull’attacco di Caccavallo, palla a Tavano, uno-due al limite con Coralli, Tavano al volo e gol: 1-0 al 48′. Al minuto 62 Gatto in pressing ruba palla ad Agyei, lancio verticale per Santini che ha campo libero e a tu-per-tu col portiere fa 1-1. L’illusione mandrogna dura solo 7′. Al 69′ Piscopo se ne va palla al piede, Gatto interviene col fallo e becca l’ammonizione: senza più Tavano, Coralli e Caccavallo, ma con Maccarone, Piscopo e Bentivegna, tocca a quest’ultimo calciare la punizione. Da 25 metri destro all’incrocio del 27 e 2-1. Al 74′ la Carrarese chiude il conto: Agyei ‘ciabatta’ il tiro da fuori, ne esce un assist imprevedibile e fortunoso per Valente che brucia Cucchietti in uscita e fa 3-1. All’82′ viene annullato un gol di Talamo per fuorigioco: nessuna protesta. All’87′ Maccarone sfiora il quarto gol: servito dentro l’area tocca verso il palo lungo e la palla esce di pochissimo. Al 2° dei 6 minuti di recupero Santini fa doppietta: punizione di Bellazzini dentro l’area, testa di De Luca deviata, Borra respinge corto e il ‘pelato’ attaccante grigio fa tap-in. Poi la fine.

IL POST-GARA – Musi lunghi in sala stampa, dove Baldini predica il suo verbo contro il calcio capitalista. E dice che vuole arrivare primo, vincere questo campionato, pur ammettendo che ci sono 3-4 squadre più attrezzate. D’Agostino si lamenta del rigore non dato e loda i suoi: “Non dovevamo fare errori e nel primo tempo siamo stati bravi; poi sbagliando abbiamo regalato la possibilità di sfruttare il loro enorme potenziale offensivo. Ma siamo migliorati in attacco. E comunque, per essere una squadra completamente nuova e molto giovane, siamo assolutamente in linea col progetto”.

LE STATISTICHE – La Carrarese, seconda insieme all’Arezzo (20) a -2 dal Piacenza (22), si conferma ‘attacco atomico’ (28 reti in 11 gare) con la terza peggior difesa (17), centra la seconda vittoria esterna e Tavano è sempre più capocannoniere (10).
L’Alessandria, che in casa in campionato non ha ancora vinto ma è settima (12), subisce 3 gol per la seconda volta e la difesa non è più ‘corazzata’ (9); l’attacco ha segnato due reti per la seconda volta (tre con la Coppa) e Santini ha raggiunto De Luca a quota 3 gol.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.