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Il calcio femminile ha sfondato, l’Italia è negli ottavi di finale al Mondiale: sfiderà la Cina martedì 25 giugno (ore 18) allo ‘Stade de la Mosson’ di Montpellier.
E lo ‘sfondamento’ non è solo sportivo, ma soprattutto di coinvolgimento generale, perché con le donne calciatrici ci sono arbitre, guardalinee, telecroniste, commentatrici, bordocampiste e opinioniste. E tante donne anche davanti alla TV
.

Sky ha avuto la lungimiranza di ‘comprare’ tutto l’evento e lo manda in onda con la solita qualità, la Rai propone solo le gare di Italia, Germania e qualche altra. Dopo una qualificazione strombazzata in lungo e in largo, dopo lo scudetto della Juventus, vincente anche fra le donne, dopo 2 vittorie nelle prime due partite del girone che hanno garantito la qualificazione, l’Italdonne è approdata su RaiUno in prima serata, per la sfida col Brasile. Uno ‘sdoganamento’ importante, una verifica pesante, una sfida bestiale.
Vinta. Anzi, stravinta.

Perché sulla RAI Italia-Brasile è stata vista da 6.525.000 persone, con una share del 29.3%. Tanta roba. Su SKY (solo per abbonati) l’ascolto è stato di 800.000 persone, con il 3.6% di share. Totale: Azzurre viste da 7.325.000 spettatori, con il 32.9% di share!
Il che significa che martedì 18 giugno 1/3 dei telespettatori italiani ha visto in ‘prime time’ (l’orario principale) la partita della Nazionale femminile.
Un’enormità, più delle ultime gare degli Azzurri maschi. Un’utopia, fino a qualche anno fa.

E nonostante la sconfitta. Eh sì, perché l’Italia col Brasile ha perso 1-0, ma non importa: la squadra era già qualificata, e con i risultati incrociati lo ha fatto da ‘prima’ del girone.

E’ questa la nuova frontiera del calcio, la nuova sfida in cui hanno creduto le grandi istituzioni calcistiche e i grandi club: hanno affrontato le grandi platee trovando prima sorrisetti sarcastici e battute goliardiche, poi diffidenza e tolleranza, ora rispetto e interesse. E ascolti. E investimenti. E soldi. Non ancora come il grande calcio maschile, ovvio, che ‘avviluppa’ la vita dei tifosi, ma con un successo ben oltre le aspettative.

Il movimento ha sfondato, non c’è dubbio. Il mondo sta cambiando, sta girando al femminile, e lo sport è un’avanguardia vincente, come sempre. Le ‘quote rosa’ in politica vengono imposte per legge, nello sport si conquistano sul campo. Brave!

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.