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E’ stato presentato due ore fa nella sala stampa del ‘Moccagatta’, Piero Braglia (Grosseto, 10-01-55), nuovo allenatore dell’Alessandria 2016-2017. Ha un anno di contratto e grinta da vendere: “Erano due anni che volevo venire qui, mi interessavano il progetto, la solidità e la voglia di fare calcio. Ce l’ho fatta, ed è la prima volta nel girone nord”. “Questa è una buona squadra – tiene a ribadire – l’ho studiata per i playoff e i giocatori per vincere ci  sono già, basta poco per costruire una squadra vincente. Bisogna individuare gli elementi giusti, presidente e ds sanno già come la penso. Abbiamo bisogno di ‘grandi uomini’ che siano anche buoni giocatori”.
Già, per colmare quelle lacune di personalità dell’ultima stagione…
“Partiamo da Mezavilla, che è stato con me 4 anni alla Juve Stabia: un campionato vinto e tre stagioni in B. Lui è un grande uomo soprattutto nello spogliatoio. Perchè deve essere uomo anche chi non gioca”.
Sarà affiancato dall’amico 68enne Mauro Isetto, ex portiere della Fiorentina, suo storico ‘secondo’ e preparatore dei portieri con Juve Stabia, Frosinone, Siena, Catanzaro, Pisa, Lucchese, Montevarchi, Sangiovannese e Pontedera.
Uomo di grande esperienza e dal curriculum ‘pesante’, Braglia ha vinto 5 campionati, anche se il primo (Colligiana, D 90′-91′) non portò il salto di categoria perché perse con l’Avezzano lo spareggio per salire in C2. Ma la galoppata vincente resta.
Poi, da lì, altri 4 trionfi: Montevarchi (C2 94′-95′), Catanzaro (C1 03′-04′), Pisa (C1 06′-07′, dopo i playoff) e Juve Stabia (C1 10′-11′, dopo i playoff), squadra con la quale, nella stessa stagione, vinse anche la Coppa Italia Lega Pro, firmando una storica doppietta.
Da aggiungere anche tre brillanti salvezze in serie B (Frosinone 08′-09′- Juve Stabia 11′-12′ e 12′-13′) e un paio di esoneri (Taranto 09′-10′ e Juve Stabia 13′-14′, poi richiamato ma comunque retrocesso).  Nell’ultima stagione Braglia era nel girone C di Lega Pro, a Lecce (subentrato ad Asta dopo 6 giornate) dove ha portato la squadra al 3° posto raggiungendo i playoff, in cui ha battuto 3-0 il Bassano uscendo poi col Foggia (doppia sconfitta 2-3 e 1-2).
Ecco, proprio da lì si riparte, dalla dolorosa eliminazione coi ‘satanelli’ pugliesi, che ha accomunato i playoff dell’Alessandria e di Braglia. Ora si va insieme a cercare la serie B.
Il suo modulo di riferimento dell’ultima stagione a Lecce è stato il 3-4-3, ma tende a non snaturare ciò che trova, quindi ad Alessandria ripartirà dalla difesa a 4 per non cominciare tutto da capo. Infatti in carriera ha utilizzato anche il 4-3-1-2, il 4-4-2, il 4-3-3 e la sua media-punti da allenatore è 1,37 a partita.
Considerando solo la categorìe professionistiche, in panchina vanta il 35,9% di vittorie, il 29,1% di pareggi e il 35% di sconfitte.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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