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Un bel derby, quello col Novara, assolutamente da vincere. Siamo solo all’inizio ma per l’Alessandria questa partita rischia di essere già uno spartiacque: il campionato è il ‘bersaglio grosso’ da non sbagliare, come si dichiara da metà luglio, e non fare 3 punti lunedì vorrebbe dire aumentare i problemi che già esistono. Oltre tutto non ci sarà Frediani, infortunato giovedì in allenamento, ed è un peccato perché era l’uomo che poteva aggiustare il centrocampo. La sensazione fin dall’inizio, infatti, era che in una squadra ‘super’ mancasse qualcosina in mezzo al campo, ma l’arrivo dell’ex Samb aveva colmato la lacuna e c’era curiosità di vederlo all’opera, poiché l’esordio di Lecco (15′) appena arrivato non poteva darne la dimensione. Certo che a Gregucci le attenuanti non mancano, senza portiere titolare, difensore più forte (che rientra) e potenziale regista, però questa Alessandria non può permettersi di non battere il Novara. Nel post-gara di Lecco il tecnico ha parlato di “approccio sbagliato”: vedremo come sarà nel derby.

PRECEDENTI – Il Novara è sempre la ‘squadra più incontrata’ dai grigi nella loro storia: 97 derbies fra serie A, B e C, di cui 72 in campionato e 25 in coppa. Il bilancio è nettamente a favore dell’Alessandria, con 40 vittorie a 30 più 27 pareggi, 116 gol a 97, e la differenza è tutta nelle gare di campionato, perché in coppa le vittorie sono 9 a testa.
Annullata per ‘Covid’ la gara di ritorno dello scorso marzo, va detto che i grigi hanno vinto le ultime 3, di cui 2 in trasferta, sempre per 1-0. L’ultimo pareggio è del 12 dicembre ’18 (1-1 al ‘Moccagatta’), l’ultimo successo azzurro del 23 gennaio ’15 (2-1 al ‘Piola’). Per finire, l’ultima vittoria novarese al ‘Moccagatta’ risale all’8 febbraio ’10, 3-1 (gol di Artico su rigore). (dati Museo Grigio)

QUI NOVARA – Nessun pareggio fin qui per gli azzurri, in 5 gare fra coppa e campionato: 3 vittorie in casa e 2 sconfitte fuori, 9 gol fatti e 5 subìti. Eliminato al 2° turno dalla TIM CUP dal Cittadella (serie B), in classifica ha 6 punti. In panchina c’è il 46enne Simone Banchieri, al 2° anno sia col Novara che da professionista, confermatissimo dopo la semifinale playoff di luglio scorso e molto scaramantico. Il modulo che adotta è il 4-3-3, applicato scegliendo in una rosa molto ampia: 33 elementi (8 stranieri), età media 24,1 anni. Squadra molto giovane, con tanti talenti e talentini del vivaio e 4 ‘chiocce’: Buzzegoli (37 anni), Gonzalez (35), Bianchi (32) e Lanni (30). Gli altri sono tutti nati dopo il ’90.  Sempre interessante il ritorno al ‘Moccagatta’ del ‘Puci’ Gonzalez, che in grigio visse un periodo brillante e controverso: in 2 stagioni (’16-’18) mise insieme 84 presenze, 36 gol e 21 assist, con la vittoria nella Coppa di C e una finale playoff.

QUI ALESSANDRIA – Stanno fuori in 4: lo squalificato Mora, l’infortunato Pìsseri (20 giorni), il montenegrino Stijepović, convocato nella U21 del suo paese e l’ultimo arrivato Frediani (2 mesi e mezzo) fermato da uno scontro in allenamento. Il sito ufficiale della società parla di “lesione parziale del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, per la quale è previsto un lavoro conservativo con tempi di recupero di circa 60/70 giorni”. Non proprio un colpo di fortuna. Rientrano però il difensore Prestìa, che si è già allenato col gruppo, e il centravanti Eusepi dopo 3 giornate di stop: avrà addosso una rabbia, una voglia di giocare e di far gol che potrebbe trascinare tutto il gruppo, un po’ appannato secondo il tecnico Gregucci in quel di Lecco. E proprio Eusepi sarà fra gli ex in campo (39 gare, 11 gol, 7 assist in azzurro), insieme a  Corazza (92-20-3) e Casarini (106-4-7).

ARBITRO – La squadra arbitrale designata per dirigere Alessandria-Novara di lunedì 12 ottobre (ore 21) è formata dall’arbitro Ermanno Feliciani (TE), dagli assistenti Giulio Basile (CH), Giuseppe Di Giacinto (TE) e dal 4° uomo Marco Ricci (FI).
Il signor Feliciani è al 4° anno in serie C e ha 5 precedenti: Entella-NO 1-1 (2-12-18), NO-Pistoiese 1-1 (17-2-19), NO-Juventus U23 2-0 (26-8-19), AL-Pro Patria 1-2 (18-4-19), AL-Siena 3-2 (5-7-20, playoff). Con lui azzurri mai battuti e nessun pareggio per i grigi.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.