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Sfidare il Pisa è sempre intrigante: per la forza della squadra, per la sua storia, per lo stadio sempre pieno, per il fascino della città. Il Pisa attuale è fortissimo, benché assillato da qualche problema di gestione interna, ed è lontano solo 5 punti dalla vetta. E ha la miglior difesa del girone, una costante delle ultime tre stagioni. Ma l’Alessandria non può fare sconti e non ha paura: insegue il quarto posto e fa risultato da 15 gare consecutive. Sarà una gran partita, e la garanzia è la straordinaria qualità delle due squadre in campo.

CALENDARIO – La Lega ha disposto che Alessandria-Arzachena, rinviata per neve, venga recuperata martedì 3 aprile alle 14.30. Dunque marzo, per i Grigi, diventa un mese da sei gare (Pontedera in Coppa più 5 in campionato) mentre ad aprile le partite sono sette: 5 di campionato più le due finali di Coppa Italia da giocare in 25 giorni, dal 3 al 28.

PISATerzo in classifica con 47 punti in 27 partite (due più dei Grigi) ha messo insieme 12 vittorie, 11 pareggi e 4 sconfitte, 32 gol fatti (8° attacco) e 19 subìti (miglior difesa). L’allenatore è il 35enne Michele Pazienza, che esordì proprio ad Alessandria (vincendo 2-0) dopo essere subentrato a Carmine Gautieri. La panchina di quest’ultimo saltò, dopo lo 0-0 interno col Gavorrano, per la sconfitta casalinga in Coppa contro il Pontedera a metà settimana. Al ‘Moccagatta’ Pazienza giocò con il 4-3-3 ereditato dal predecessore, ma gradualmente ha modificato il modulo, applicando il 4-4-2 nelle ultime otto uscite. Dopo un buon inizio 2018 con 3 vittorie e 2 pari, la squadra viene da 2 sconfitte consecutive (entrambe 1-0) con Lucchese e Gavorrano. Sintomo, a quanto si legge sui media toscani, di un crisi interna da ‘tutti-contro-tutti’. Meglio non fidarsi delle apparenze.
Gli elementi portanti del Pisa sono i difensori Lisuzzo, Sabotic e Mannini (4 gol), i centrocampisti Gucher, DeVitis e Giannone, gli attaccanti Negro ed Eusepi (6 gol a testa) senza dimenticare Masucci (4), Di Quinzio e l’acquisto di gennaio Sainz-Maza.
Per molti, insomma, una delle 4-5 squadre più forti di tutta la serie C.

PRECEDENTISono 33, di cui 3 nella serie A degli anni ’20 (Prima Divisione) e 20 in serie B. Il bilancio è a favore dell’Alessandria: 14 successi a 11 più 8 pareggi, con 57 reti piemontesi e 44 toscane. L’ultima vittoria dei grigi a Pisa è del 2001 (1-0, rete di Falco) ed è anche la penultima sfida della serie, visto che da allora le due squadre non si sono incontrate fino al 22 ottobre scorso, gara di andata dell’attuale torneo, quando al ‘Moccagatta’ vinsero i nerazzurri 2-0 (De Vitis, Eusepi). E anche il bilancio complessivo dei grigi sul campo pisano non è da buttare: 5 vittorie, 4 pareggi, 7 sconfitte, 26 gol per parte (dati Museo Grigio).

ALESSANDRIA – Rispetto al Pisa ha riposato nel turno di campionato, ma in Coppa si è appesantita con supplementari e rigori di Pontedera. Dunque tre giorni di riposo in meno.
Mancherà ancora Cazzola, ormai assente da due mesi, e con lui pure Fissore, mentre gli altri andranno dosati a seconda della stanchezza. Ipotizzando un inevitabile turn-over, il
4-3-3 iniziale di Marcolini potrebbe essere così: Vannucchi; Sciacca, Piccolo, Blanchard, Barlocco; Ranieri, Gazzi, Nicco; Gonzalez, Fischnaller, Sestu.

ARBITRO – Il prescelto per Pisa-Alessandria di sabato 10 marzo 2018 (16.30) allo stadio “Arena Garibaldi – Romeo Anconetani” è Fabio Pasciuta di Agrigento; con lui gli assistenti Ruben Liberato Angotti di Bologna e Driss Abou Elkhayr di Conegliano.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.