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Milletrecentosettanta. E’ il numero di coloro che hanno accolto l’invito dell’Associazione ‘UN SORRISO PER LORO’ partecipando alla cena benefica organizzata in Cittadella. Un vero record, come conferma Marcello Canestri, presidente dell’Associazione e vera anima del progetto che si propone di far sorridere tutti i bambini, compresi quelli che, a causa di una malformazione, hanno bisogno di cure specialistiche.
L’appuntamento annuale in Cittadella ha un duplice scopo: far conoscere l’attività dell’ambulatorio per la cura della labiopalatoschisi (“labbro leporino”)  che opera, grazie all’impegno di una serie di medici volontari, presso l’ospedale infantile “Cesare Arrigo” di Alessandria e raccogliere i fondi necessari per consentire ai piccoli pazienti, che provengono da tutta l’Italia per usufruire delle cure necessarie, comprese le terapie riabilitative ortodontiche e logopediche, dalla nascita sino ai 18 anni.
La cena di quest’anno ha fruttato una raccolta di circa 30.000 €.
La malformazione suddetta, il ‘labbro leporino’, colpisce un neonato su 800/1000 e comporta problemi di deglutizione, respiratori, estetici per i piccoli pazienti, e poi psicologici, prima per i genitori e poi per i figli che da adolescenti dovranno affrontare la chirurgia secondaria.
Il progetto ha colpito la sensibilità di migliaia di persone che partecipano ogni anno alla cena benefica, sempre più numerosi. Una sorta di passaparola della solidarietà che coinvolge i commercianti dalle panetterie, ai pastifici, alle macellerie, agli ortofrutta, alle pasticcerie, dalle aziende vitivinicole a quelle florovivaistiche per non parlare dei cuochi e dei volontari che si mettono a completa disposizione dell’organizzazione. Una macchina ben rodata che gira a pieno ritmo e non si ferma neppure davanti alle minaccia di qualche nuvola capricciosa. Ma la serata non è stata solo all’insegna dell’eno-gastronomia, ma ha vissuto pure momenti di allegria con l’animazione, la musica, il ballo, i giochi dei clown “Marameo” e dalla lotteria benefica.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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