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Alessandria è la prima città italiana in cui è approdato il velocipede, per merito di un tal Carlo Michel, un birraio che, nel 1867 si trovava a Parigi durante l’esposizione del mezzo. Questo, come tanti altri aneddoti e curiosità storiche, sono celati nei monumenti, nelle strade e nelle piazze della città, seppur in pochi lo sanno. Anche Palazzo Rosso, uno degli edifici alessandrini principali e sede del Comune, nasconde un aneddoto storico. Era il 2 agosto del 1215 quando gli alessandrini assediarono la Città di Casale, storicamente acerrime nemiche. Molti abitanti furono trucidati e tante donne violentate. Protagonisti del saccheggio anche i corpi di tre santi (Evasio, Natale e Proietto), che furono trasportati ad Alessandria insieme a due oggetti estremamente curiosi: le statue di un angelo e di un galletto. Inizialmente il “bottino della vittoria” fu depositato presso il vecchio Duomo, ma, dopo la sua demolizione, voluta per mano di Napoleone, i corpi dei santi furono restituiti alla città di Casale, l’angelo andò perduto ed il galletto, simbolo della vittoria contro i casalesi, fu posizionato in cima a Palazzo Rosso.
Altro luogo, altra storia. Lungo la statale che porta a Spinetta si trova uno degli esemplari storici più affascinanti della città: il Platano di Napoleone. La leggenda narra che sia stato piantato proprio da Napoleone, in memoria dei circa 2’000 soldati morti durante la battaglia di Marengo e dei circa 10’000 feriti di entrambi gli schieramenti, di cui 7’000 morirono successivamente per la gravità delle lesioni.

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