Geminello Preterossi ed Eduardo Savarese, da sempre appassionati d’arte e di musica, con questo saggio a due voci vogliono rendere omaggio a una delle più grandi artiste: Maria Callas.

Attraverso la lettura di queste pagine si può ben intuire il lavoro certosino svolto da entrambi gli autori, e possiamo notare un’attenta analisi e descrizioni curate della vita della Callas. La particolarità del testo viene data dal modo in cui esso è stato impostato: un po’ saggio e un po’ narrazione, una tecnica studiata egregiamente e che permette non soltanto di poter immaginare delle scene, ma permette al lettore di conoscere la vita della protagonista a 360 gradi. La Callas è diventata ormai un punto di riferimento per tutte le generazioni e, soprattutto, per chi ama il mondo dell’arte e della musica.

Sinossi

Questo libro su Maria Callas è un vero e proprio atto d’amore che vuole rendere omaggio a una delle più grandi artiste della storia, indagando sulle ragioni profonde per le quali la sua voce, così caratterizzata ed espressiva, sia diventata un riferimento universale per intere generazioni, travalicando gli stessi confini del mondo operistico. Eduardo Savarese (magistrato e scrittore) e Geminello Preterossi (filosofo del diritto e saggista) costruiscono un testo a metà tra narrazione e saggistica, che tocca il mito e la storia, il senso tragico del vero e l’anelito al sacro. Perché la voce di Maria Callas riesce ancora oggi a parlarci? Forse perché la sua è la voce dell’infinito.

Gli autori

Geminello Preterossi si è formato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. È Ordinario di Filosofia del diritto nel Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Salerno e direttore scientifico dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli.
Eduardo Savarese è magistrato e studioso di diritto internazionale. Ha pubblicato i romanzi “Non passare per il sangue” (2012), “Le inutili vergogne” (2014), “Lettera di un omosessuale alla Chiesa di Roma” (2015), “La camera di Ondino” (Tetra 2022); “Le Madri della Sapienza” (Wojetek 2023).

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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