Circa 200 studenti delle scuole secondarie di I grado di Alessandria hanno assistito, venerdì scorso al Teatro Alessandrino, alla messinscena dell’opera lirica La Bohème, di Giacomo Puccini. L’iniziativa ha coinvolto anche una ventina di docenti e numerosi parenti degli alunni che hanno colto l’occasione per trascorrere una serata culturale insolita ed entusiasmante. Al progetto, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e portato in scena dall’Associazione ‘Parole e musica’, per la regia di Massimo Bagliani, hanno aderito gli Istituti Comprensivi “Bovio-Vochieri” (con le scuole “Cavour” e “Vochieri”) e “Paolo Straneo”.

LE PAROLE – Così il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, notaio Luciano Mariano: “L’opera lirica è un patrimonio straordinario, fatto di emozioni, passione e bellezza senza tempo. Una partecipazione di studenti così numerosa conferma che investire nella cultura è investire nel futuro. Ringrazio per la collaborazione Massimo Bagliani, le istituzioni scolastiche, il teatro, che ci hanno permesso di offrire ai ragazzi l’opportunità di scoprire e vivere l’opera ma come un’esperienza viva e coinvolgente”.

La partecipazione degli studenti è stata preparata, con una serie di lezioni in classe, dallo stesso Massimo Bagliani. Così il regista: “E’ stato un privilegio per me coinvolgere i ragazzi, facendo capire loro l’importanza di assistere alla messinscena di un opera lirica, perché l’opera è un mondo fatto d’incanto, voci, costumi, luci, suoni, applausi, entusiasmi a scena aperta, dove gli interpreti portano sul palcoscenico l’amore, la gelosia, la morte, l’invidia, la sconfitta, l’abbandono, il dolore. Insomma, la vita. La Bohème è andata in scena con la partecipazione del Coro dell’Opera di Parma, mentre l’Orchestra delle Terre Verdiane è stata diretta dal maestro Stefano Giaroli. Grazie Teatro Alessandrino che ha permesso l’ingresso degli studenti a costi ridotti”.

Il regista Massimo Bagliani

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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