L’8 continua, riparte, infatti, la rassegna “E a un certo punto il rosso cambiò colore“, il primo appuntamento della terza parte (il quattordicesimo dell’anno!), giovedì 8 settembre – ore 21, ingresso libero – alla Fondazione Luigi Longo (via Baudolino Giraudi 421- Castellazzo Bormida), vedrà in scena un duo di artisti assai accattivanti come il cantautore Federico Sirianni e il narratore Giorgio Olmoti con lo spettacolo “Maqroll e altre storie randagie” in una serata intitolata, non a caso: “Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria“. I racconti di Giorgio Olmoti – che l’anno scorso porto qui il suo “Gli incollocabili e il sogno d’uguaglianza” -, si intrecceranno alle canzoni del fortunato album “Maqroll”, l’ultimo album (concept!) di Federico Sirianni – arrivato nella cinquina, categoria album dell’anno, al Premio Tenco 2022! -, un racconti di parole, suoni e canzoni con il mare come rumore di fondo, ispirato alle avventure dell’omonimo e celebre gabbiere, raccontate nei romanzi dello scrittore colombiano Alvaro Mutis. A distanza di cinque anni da “Il Santo“, album che ha riscosso un ottimo riscontro di pubblico, critica e vendite e che ha ricevuto la Menzione Speciale del Club Tenco per la manifestazione “Musica contro le mafie”, Federico Sirianni, pluripremiato cantautore genovese, adottato in età adulta da Torino, pubblica il suo nuovo progetto discografico che vede la produzione artistica di Raffaele Rebaudengo, violista e compositore degli GnuQuartet e del producer di musica elettronica FiloQ, grazie a cui i mondi sonori e la grammatica musicale si allontanano dalla forma canzone sposando linguaggi sperimentali e cinematografici. “La colonna sonora di questo racconto – racconta Sirianni -, è un’ambientazione a pelo d’acqua in cui gli strumenti più classici (chitarra, pianoforte e archi), interagiscono con un costante rumore di fondo prodotto dall’elettronica che riecheggia l’onda, il fasciame scricchiolante della stiva, le interferenze, le bussole e gli strumenti di bordo». Cos’è un gabbiere, verrebbe da chiedere? Ecco la risposta: Un gabbiere è il marinaio che si occupa di tutto il sistema delle vele di una nave, è quello che passa la maggior parte del tempo di navigazione sull’albero più alto, è quello che vede le cose, la terra, i banchi di pesce, i capodogli, i naufraghi, prima degli altri. il gabbiere Maqroll è il testimone dell’incollocabilità, è l’Ulisse che, arrivato a Itaca, decide comunque di imbarcarsi di nuovo e riprendere il viaggio, “per la sola ragione del viaggio” come cantava Fabrizio De Andrè, che, per primo – insieme a Ivano Fossati -, ha utilizzato le parole di Alvaro Mutis in una canzone (la bellissima “Smisurata preghiera“) e a cui questo progetto si riallaccia in un immaginario filo rosso che attraversa Genova e la sua grande canzone d’autore. Sul palco con Sirianni ci sarà, il “raccontatore” Giorgio Olmoti, storico dei linguaggi mediali e storyteller, si occupa professionalmente del rapporto tra media e storia attraverso un’intensa attività con i principali editori italiani e con strutture didattiche e museali. In parallelo a questa attività, propone da oltre vent’anni le sue storie al pubblico, avvalendosi di un repertorio vastissimo, che passa dalle storie originali scritte e portate in scena alla narrazione di opere pittoriche e fotografiche e al racconto di periodi storici attraverso l’utilizzo di parole, musica e immagini. Autore di saggi sul rapporto tra storia e media, scrive per la stampa periodica di musica e fotografia e ha una copiosa produzione radiofonica e multimediale prevalentemente destinata alla didattica. Vive tra Torino e una casa nei boschi friulani e si muove prevalentemente su una vecchia Guzzi. Il suo ultimo libro parla di cani (“Che razza di cane“, edizioni Round Midnight, 2021), ma è la solita scusa per parlare di umanità. Insomma una serata davvero speciale con due artisti – e personaggi – che, non a caso, vengono definiti come “Incollocabili” e che qui, alla Fondazione Luigi Longo, troveranno finalmente adeguata collocazione.  Ricordiamo con piacere che questa manifestazione culturale – curata artisticamente da Paolo E. Archetti Maestri ed Eugenio Merico degli Yo Yo Mundi -, ha il patrocinio del Comune di Castellazzo Bormida, e vanta la collaborazione de l’Associazione Gioco del Mondo, l’Associazione Memoria della Benedicta, Radio Gold, Ristorazione Sociale “Ristò”. L’ingresso è libero, per informazioni chiamate e\o scrivete ai numeri: 338.3285336 345.7395242 393.9094004, oppure inviate una mail a [email protected]. Gli eventi si terranno anche in caso di maltempo.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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