La Polizia Locale di Alessandria ha scoperto un caso di esercizio abusivo della professione medica, grazie all’attenta attività investigativa del Nucleo di Polizia Giudiziaria. Dopo un’attenta ed accurata indagine, è stata identificata e deferita in stato di libertà una cittadina italiana di 32 anni la quale, senza i requisiti di legge, esercitava abusivamente la professione medica, mettendo a rischio la salute dei pazienti.

La donna aveva adibito una stanza della propria abitazione in città, a studio estetico. All’interno sono stati trovati aghi, siringhe, fiale di acido ialuronico, agende con vari appuntamenti e strumentazione per la rimozione di tatuaggi, poi sequestrati. Gli accertamenti hanno rivelato che l’indagata non solo non era iscritta all’Ordine dei Medici, ma neppure aveva comunicato agli uffici comunali l’esercizio dell’attività di estetista, percependo i compensi ‘in nero’.

 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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